L’arcobaleno in piazza San Pietro. Il grido d’aiuto di due gay polacchi a Papa Francesco
Dialogo di Katya Parente con gli attivisti gay Jakub e Dawid
Jakub e Dawid sono due attivisti polacchi gay che, all’Angelus di qualche giorno fa, in piazza San Pietro, hanno gridato aiuto al Pontefice. I due ragazzi (che si sono appena sposati in Portogallo, dal momento che in Polonia qualsiasi forma di unione omosessuale è ancora fuorilegge) infatti si sono presentati nella piazza più famosa della cristianità reggendo una bandiera arcobaleno su cui campeggiava la parola HELP (aiuto). Un’azione che ha avuto ampia eco mediatica. Li abbiamo raggiunti, interrompendo la loro vacanza, per una breve chiacchierata.
Perché quest’azione così eclatante?
In Polonia, la Chiesa cattolica ha una grande influenza sulle persone. I vescovi polacchi ci definiscono una “calamità” e dicono che il Covid-19 è una punizione per le persone LGBT. Le nostre autorità locali hanno creato “ZONE LGBT FREE” (senza gay e lesbiche) dicendo di proteggere le famiglie tradizionali e i valori cattolici. Crediamo che tutto ciò sia contrario a ciò che insegna papa Francesco, così abbiamo voluto attirare la sua attenzione su quello che succede nel nostro Paese.
Quali sono state le reazioni?
Alcune persone sono rimaste traumatizzate, non potevano credere che avremmo potuto portare una bandiera arcobaleno in piazza San Pietro. Abbiamo ricevuto qualche commento sgradevole dai polacchi nella piazza, ma, d’altra parte, molte persone si sono avvicinate dandoci il loro appoggio e augurandoci il meglio.
Vi aspettavate una tale copertura mediatica?
Non ci abbiamo nemmeno pensato. Davvero. Eravamo concentrati sul nostro obiettivo, ed eravamo preoccupati di portarlo a termine. Quando abbiamo tentato di entrare in piazza, le guardie non ce l’hanno permesso. Volevano che lasciassimo la bandiera perché sventolava su un’asta. L’abbiamo tolta, lasciandola alle guardie e abbiamo preso la bandiera in mano 🙂
Siete credenti?
Più o meno. Ma non è questo il punto. Quello che la Chiesa Cattolica sta facendo in Polonia ha conseguenze su tutte le persone LGBT del Paese, e non importa se crediamo o no in Dio – ci fa male. La sola persona che può cambiare tutto questo è papa Francesco.
Un grido accorato di due giovani, che hanno dato voce al dolore di tante persone ingiustamente discriminate da quelle persone la cui fede dovrebbe fondarsi sull’amore per quel Dio che ci ha creati tutti a sua immagine e somiglianza.