L’arcobaleno splende a fine ottobre per riavere il ddl Zan
Riflessioni di Massimo Battaglio
27 ottobre, Milano: è un’umida sera d’autunno ma, all’Arco della Pace, brilla l’arcobaleno. In poche ore, il popolo lgbt+ si è organizzato e ha manifestato il proprio sdegno per la meschina bocciatura del ddl Zan. Erano più di diecimila.
Altrettante persone, nelle stesse ore, si sono date appuntamento a Roma, in via San Giovanni Laterano, la “gay street” per eccellenza.
28 ottobre: l’onda rainbow passa per Mantova Firenze, Palermo.
29 ottobre: è la volta di Brescia, Genova, Barletta, Aosta, Ferrara, Venezia.
30 ottobre, Palermo: erano trentamila i manifestanti che hanno sfilato per le strade della città, reagendo all’affronto della politica con una marea di sorrisi.
Contemporaneamente, a Bologna, una coloratissima folla ha invaso niente meno che Piazza Maggiore. A Torino, si è riempita piazza Carignano e c’era anche il neo-sindaco Lo Russo. A Cagliari, i manifestanti urlano “bregungia”, vergogna, in sardo.
Ma l’arcobaleno splende anche su Ancona, Bari, Bolzano, Cremona, Foggia, Frosinone, La Spezia, Latina, Lecco, Modena, Monza, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pesaro, Piombino, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Taranto, Udine, Verbania, Verona. Quarantaquattro piazze si sono tinte dei colori della pace e della libertà.
31 ottobre: è la volta di Siena. Il 2 novembre, quella di Trento.
Cari leghisti, forzisti d’Italia e fratelli tutti; caro Renzi che hai scoperto improvvisamente il fascino del sovranismo mondiale in salsa araba (dobbiamo chiamarti “neo-fascinista”?): avete proprio sbagliato i vostri calcoli. Volevate fare le prove di forza per l’elezione del Presidente della Repubblica usando noi come elemento da mazzulare (si chiama omofobia, cari miei). Ma gli italiani hanno capito il gioco e non ci stanno.
Cari vescovi: avete scomodato niente meno che la Congregazione per la Dottrina della Fede (e perché non quella per il Clero? Visto che si parlava di omosessualità…) per far sentire la vostra vicinanza alle associazioni cattoliche più reazionarie e vicine a ogni fascismo. Ma i cristiani d’Italia hanno capito benissimo che il ddl Zan non era una questione dottrinale ma un semplice atto di giustizia, rispetto al quale vi siete messi di traverso, assumendo il meno cristiano degli atteggiamenti possibili.
Avete firmato la vostra lettera di pensionamento.