L’Argentina, il primo paese dell’America latina ad aver approvato il matrimonio gay
Articolo di Indalecio Alvarez tratto da cyberpresse (Canada) del 15 luglio 2010, liberamente tradotto da Lorenza
L’Argentina, paese la cui popolazione si dichiara cattolica al 91%, è divenuto il primo paese d’America latina ad autorizzare il matrimonio omosessuale durante un voto storico del Senato. Il testo legislativo, sostenuto dal governo di centro sinistra della presidente Cristina Kirchner, è stato adottato con 33 voti a favore, 27 contro e 3 astensioni, dopo quasi 15 ore di dibattito.
Nel Codice Civile, la formula « marito e moglie » sarà da ora in poi rimpiazzata da « i contraenti». Gli sposi potranno anche adottare figli e avere accesso agli stessi diritti: sanità pubblica, allocazioni e giorni di ferie legati alla vita di famiglia.
L’Argentina diviene il primo paese ad autorizzare il matrimonio gay in America latina, la più grande regione cattolica del pianeta, ed il decimo paese al mondo ad autorizzarlo sull’intero suo territorio dopo i Paesi Bassi, il Belgio, la Spagna, il Canada, l’Africa del Sud, la Norvegia, la Svezia, il Portogallo e l’Islanda. In America latina città del Messico ha autorizzato il matrimonio omosessuale nel dicembre scorso (2009) e ‘sta per offrire il viaggio di nozze alla prima coppia omosessuale’, ha detto il segretario al Turismo del Messico.
A Buenos Aires, centinaia di manifestanti che aspettavano davanti al Congresso hanno pianto di gioia all’annuncio del voto. Varie coppie si sono baciate e hanno gridato « Ugualità, ugualità ». «E’ un passo positivo per la difesa dei diritti delle minorità in Argentina», ha detto la Signora Kirchner. «E’ il primo passo verso una società più giusta», ha aggiunto Maria Rachid, dirigente della Federazione gay.
La Chiesa cattolica, che rimane molto influente nel paese e che era intervenuta contro il progetto, ha manifestato la sua disapprovazione.
«E’ un pregiudizio grave per la società », ha dichiarato l’arcivescovo della provincia di San Juan (ovest), Alfonso Delgado.
La Chiesa aveva mobilizzato decine di milialia di persone davanti al Congresso contro questo « progetto demoniaco » per riprendere l’espressione usata dal cardinale Jorge Bergoglio, la più alta autorità cattolica del paese. La Signora Kirchner aveva criticato i suoi argomenti, che secondo lei rimandavano all’Inquisizione. «L’Argentina fa un passo in avanti, ma per strada, fuori delle mura, odio e risentimento ci metteranno tempo per cicatrizzare », ha sottolineato il senatore, ed ex primo ministro argentino, Adolfo Rodriguez.
La Camera era molto divisa, ad immagine della società. «Chiesa, spazzatura, sei la dittatura!» avevano scandito davanti al Senato centinaia di membri di organizzazioni gay e dei partiti di sinistra, mentre i manifestanti cattolici rispondevano recitando preghiere o mostrando delle immagini della Madonna.
Ci sono stati anche brevi scontri tra di loro con lanci d’uova e di arance, i poliziotti hanno separato i manifestanti. Due argentini, Alex Freyre e José Maria Di Bello, sono stati i primi omosessuali a sposarsi in America latina il 28 dicembre 2009 in Terra di fuoco, prima di essere imitati da 6 altre coppie.
Una battaglia giuridica era stata aperta da questi matrimoni senza essere chiarita dai giudici. I parlamentari si sono decisi a legiferare prima che la Corte suprema si pronunciasse.
Titolo originale: Argentine: 1er pays d’Amérique latine à autoriser le mariage gay