‘Lazzaro, vieni fuori!’ (Gv 11, 44). Il lato spirituale del “coming out”
Riflessioni di Francis DeBernardo, Marianne Duddy-Burke, Casey Lopata, Nicole Sotelo* tratte dal The Washington post (Stati Uniti) del 11 ottobre 2010, liberamente tradotte da Sara M.
La Giornata Nazionale del Coming Out** è un giorno dedicato in maniera speciale alla riflessione e alla celebrazione da parte di gruppi di appoggio alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender (GLBT) per mettere in evidenza la prospettiva unica vissuta da loro quando “escono allo scoperto” per riconoscere, abbracciare e comunicare il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. Nonostante la grande varietà delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender in mezzo a noi, un’esperienza comune è che tutte sono passate attraverso un processo in cui hanno riconosciuto che il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere differivano da ciò che la loro società diceva che avrebbero dovuto essere.
Impegnarsi in questo processo di “coming out” ha aiutato molte persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender a sviluppare caratteristiche personali come il coraggio, la sincerità, la forza personale, la costruzione della società – tutte caratteristiche intrinsecamente spirituali. Uscire allo scoperto comporta un processo intrinsecamente spirituale che rende la Giornata Nazionale del Coming Out non solo un giorno da celebrare per i sostenitori delle persone GLBT, ma un giorno da onorare anche per le persone di fede. Per molte persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender, il coming out è parte di un cammino di fede. Parlano del coming out come di un avanzamento nella loro vita di preghiera e nelle loro relazioni con Dio. Molti ricavano forza dal vedere la loro sessualità e il loro genere non come fattori semplicemente biologici, ma essenzialmente spirituali.
Nella comunità cattolica, abbiamo udito molte storie di persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender che hanno trovato forza nel loro processo di coming out da storie di santi che avevano relazioni con persone del loro stesso sesso forti, intime, che sostenevano le loro vite oppure di santi la cui identità di genere trasgrediva le norme sociali (Santa Giovanna d’Arco, che si vestiva e si comportava come un uomo, servì nell’esercito francese nel XV secolo. Le persone transgender trovano forza dal suo esempio).
La dimensione spirituale del coming out sfida le comunità di fede a riconoscere ed affermare questa esperienza come una strada per la Grazia. Per la Chiesa Cattolica, che ha una ricchissima tradizione di cerimonie e rituali, istituire un “rito del coming out” sarebbe un bellissimo modo per confermare le persone che hanno raggiunto questa consapevolezza. In effetti, un piccolo numero di confessioni più piccole e di gruppi religiosi di sostegno hanno già sviluppato questo genere di rituali. Come in tutti i rituali buoni ed efficaci della Chiesa, un rito di coming out non dovrebbe focalizzarsi solo sull’individuo, ma anche sul resto della comunità.
Da un lato, il coming out è un dono che l’individuo porta alla comunità. Il coraggio, la saggezza e la dipendenza da Dio che una persona gay, lesbiche, bisessuali e transgender sperimenta possono essere benefici per gli altri membri della comunità. Dall’altro lato, il coming out è un processo che richiede il sostegno della comunità per l’individuo.
La storia di Lazzaro in Giovanni 11 entra in risonanza con le esperienze di coming out delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender cristiane. In questa storia, Gesù visita la casa del suo amico Lazzaro, che è morto ed è stato sepolto in una tomba. Quando Gesù arriva sulla scena, chiama Lazzaro fuori dalla tomba, con queste parole: “Vieni fuori!” (“Come out!” nell’originale inglese, N.d.T.).
I moderni cristiani gay, lesbiche, bisessuali e transgender vedono in questa chiamata di Gesù una chiamata a nuova vita con forti paralleli con la chiamata che essi stessi hanno sperimentato nell’arrivare ad accettare il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. Il nascondimento simbolizzava per loro una specie di morte. Nell’uscire allo scoperto, rispondono ad una chiamata di Dio al vivere una vita nuova.
Dopo che Lazzaro uscì dal sepolcro, Gesù ordinò alle persone riunite di “scioglierlo e lasciarlo andare”. È responsabilità della comunità riunita assistere una persona gay, lesbica, bisessuale e transgender nella sua esperienza di vita nuova, proprio come aiuterebbero qualsiasi altro membro che si trovasse in una situazione di cambiamento di vita, in particolare quando questo cambiamento implicasse degli elementi di lotta. Nel celebrare il coming out, una comunità celebra il cammino di superamento della paura e del dubbio, di dire la verità di fronte ad una forte opposizione, di affermare la bontà di un’esperienza individuale, di imparare a confidare nella voce di Dio.
Troppo spesso le comunità religiose soffrono di una mentalità di “pensiero di gruppo” e di “abbiamo sempre fatto in questo modo”. Celebrando l’esperienza del coming out, le comunità celebrano essenzialmente il dono della profezia in mezzo a loro.
In questa particolare giornata del coming out, siamo felici di uscire allo scoperto annunciando la formazione di Equally Blessed, una nuova cooperazione cattolica che lavorerà per la giustizia e l’uguaglianza delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender su una vasta gamma di questioni, sia nella nostra società che all’interno della nostra chiesa.
I nostri quattro gruppi – Call To Action, DignityUSA, Fortunate Families, New Ways Ministry – hanno lavorato su questi temi complessivamente per 112 anni e abbiamo deciso di lavorare insieme per aiutare le persone a sciogliere le bende e per lasciarle andare. Siamo consapevoli del fatto che molti cattolici tra i banchi delle chiese – persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender e i loro ‘alleati’ eterosessuali – adesso avanzano coraggiosamente per combattere l’ingiustizia nelle cabine elettorali e nelle organizzazioni ecclesiastiche.
Noi vogliamo aiutare ad amplificare le voci di coloro che parlano in favore della giustizia e anche assistere coloro che hanno bisogno di un piccolo aiuto per “venire fuori” con un atteggiamento profetico.
La Giornata Nazionale del Coming Out può essere un giorno in cui non solo celebriamo le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender in mezzo a noi, ma anche un giorno in cui celebriamo il bisogno per tutti noi come individui e come comunità religiose per venire fuori dai nostri nascondigli di paura, segretezza e vergogna.
È un tempo per esprimere coraggiosamente ciò che Dio ci ha insegnato dalla nostra vita e nella nostra coscienza. È solo quando usciamo allo scoperto – da qualsiasi tipo di nascondiglio che troviamo in noi stessi – che possiamo vivere nella luce e crescere.
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* Francis DeBernardo è Direttore Esecutivo di New Ways Ministry. Marianne Duddy-Burke è Direttrice Esecutiva di DignityUSA. Casey Lopata è co-fondatore di Fortunate Families. Nicole Sotelo è coordinatrice di JustChurch per Call To Action. Tutti sono membri fondatori di Equally Blessed, una coalizione di associazioni cattoliche per la giustizia e l’uguaglianza delle persone LGBT in chiesa e nella società.
** La National Coming Out Day (Giornata Nazionale del Coming Out) è una giornata di sensibilizzazione a livello internazionale per aiutare ad ‘uscire’ e a riflettere su chi siano le persone gay, lesbiche , bisessuali, transgender (LGBT) e asessuali. Si osserva da parte dei membri della comunità gay, lesbiche, bisessuali, transgender (LGBT) e dei loro sostenitori (spesso definito come ” alleati”), il giorno 11 ottobre di ogni anno negli stati Uniti, in Inghilterra e in numerosi altri paesi.
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Testo originale: The spiritual side of “Coming Out”