Le chiese protestanti italiane aderiscono con forza ai culti e alle veglie di preghiera per le vittime dell’omofobia
“Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”. E’ il versetto della lettera dell’apostolo Paolo ai Romani 8:35 che ispirerà gli incontri della Settimana contro l’omofobia 2010, iniziata lo scorso 10 maggio e che culminerà lunedì 17, Giornata mondiale contro l’omofobia.
Per il quarto anno consecutivo cristiani di diverse confessioni si ritrovano in tutta Italia con gruppi di credenti omosessuali per organizzare veglie, culti e incontri di preghiera in ricordo delle vittime dell’omofobia.
Tra le adesioni, quella della Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) che, attraverso il proprio presidente Giorgio Rainelli, ha inviato una lettera agli esecutivi delle chiese battiste, metodiste e valdesi per dare risalto all’iniziativa, in sintonia con quanto stabilito dal documento della sessione congiunta dell’Assemblea battista e del Sinodo valdese e metodista 2007, in cui le chiese “hanno confessato il peccato di omofobia e invitato le comunità locali all’apertura e al rispetto nei confronti delle persone LGBTQ”. La REFO ha anche prodotto uno schema liturgico ad uso dei gruppi locali per l’organizzazione di veglie e culti (www.refo.it).
Per gli evangelici la giornata più significativa sarà domenica 16, quando le chiese battiste, metodiste e valdesi di Aosta, Catanzaro, Firenze, Grosseto, Napoli, Rimini, Palermo Pinerolo e Vasto (Chieti), dedicheranno il culto, in molti casi preparato a livello ecumenico, al tema dell’omofobia e al ricordo delle vittime provocate dall’odio e dalla paura verso gli omosessuali.
Per l’elenco completo degli eventi della Settimana: www.gionata.org