Le coppie LGBT e i riti di benedizione in uso nella chiesa cattolica tedesca
Recensione di Birgit Mock* pubblicata su Feinschwarz.net (Germania), spazio di riflessione teologica, il 10 dicembre 2020, liberamente tradotta da Michele D’Adamo
«Le coppie vogliono che la loro relazione venga benedetta da Dio. Questo desiderio, per quanto semplice possa sembrare, è in realtà molto complesso».
Il libro “Paare. Riten. Kirche” (Coppie. Riti. Chiesa) inizia con questa frase. È stato curato da Stefan Diefenbach, Lucia Lang-Rachor, David Walbelder e Barbara Wolf, e pubblicato (nel 2020) dalla casa editrice (tedesca) Bonifatius Verlag. Ho letto il libro con molto piacere e non posso far altro che raccomandarlo a un vasto pubblico.
Resoconto pratico completo
“Paare. Riten. Kirche” (Coppie. Riti. Chiesa) è un resoconto pratico completo. La realizzazione è stata possibile grazie all’associazione AKF (Arbeitsgemeinschaft für katholische Familienbildung). In questa associazione si riuniscono tutti coloro che sono impegnati nelle diocesi e nelle comunità per la pastorale matrimoniale e familiare.
L’AKF si è prefissa il compito di raccogliere la moltitudine di rituali di benedizione liturgica. Tutti questi rituali vengono già utilizzati nella pratica pastorale in Germania e in Austria. Si tratta di cerimonie di benedizione per le coppie che, per vari motivi, non possono celebrare il matrimonio in chiesa, come le coppie omosessuali o i divorziati risposati. E sono rituali di benedizione per le coppie che non desiderano (al momento) celebrare il matrimonio in chiesa.
Il libro è suddiviso in due parti. Nella prima sono state individuate le somiglianze tra questi rituali. In quattro sottocapitoli, i curatori descrivono la forma di base (liturgica) del processo complessivo, dove è prevista la celebrazione, chi pronuncia la benedizione e chi (o cosa) viene benedetto, nonché quali simboli vengono utilizzati. Il libro prende in esame anche le domande sulla distinzione tra una cerimonia di benedizione e una cerimonia nuziale sacramentale, fornendo le risposte a questi quesiti. Tutte le esperienze pratiche vengono descritte e commentate nel dettaglio dai curatori. Il libro ha carattere descrittivo, non effettua alcuna valutazione dei singoli rituali.
La seconda parte contiene benedizioni riportate in versione integrale. La pubblicazione si è concentrata su una selezione esemplare dei 32 contributi presentati. Circa un terzo di queste benedizioni era già disponibile pubblicamente prima della raccolta (sulla homepage o in altre pagine simili), mentre due terzi sono costituiti da documenti interni resi disponibili espressamente per questa pubblicazione.
Un pezzo mancante del puzzle
Con questa pubblicazione, i curatori forniscono un importante contributo a un discorso di grande attualità. Forniscono un pezzo del puzzle mai reso disponibile prima: un’ampia panoramica della pratica. In questo modo, rendono visibile e tangibile il modo in cui i padri spirituali agiscono quando le coppie si rivolgono a loro per ricevere una benedizione dalla Chiesa. E chiariscono quanto sia importante l’argomento per molti cattolici in Germania.
Giudizio dottrinale difficilmente accettato
Il libro affronta le tensioni che la Chiesa cattolica vive attualmente. Secondo l’attuale insegnamento della Chiesa, tutte le unioni di coppia al di fuori del matrimonio sacramentale (se i partner sono anche legati sessualmente) sono considerate irregolari. Sempre più credenti vedono questo giudizio dottrinale come una discriminazione. E non riguarda soltanto le coppie, ma anche le loro famiglie, i parrocchiani associati, i padri spirituali e un gran numero di credenti in Germania.
Una ricerca di risposte diversificata
Il vescovo ausiliare Ludger Schepers, referente della Conferenza episcopale tedesca per il gruppo di lavoro nazionale sulla pastorale LGBTI, scrive così nella sua prefazione: «Questo libro mostra che ci sono molti sacerdoti, diaconi e operatori pastorali che sono alla ricerca di modi per andare incontro a coppie per le quali non è possibile una cerimonia di matrimonio cattolica; coppie che sono profondamente religiose, che vogliono vivere e plasmare la loro relazione a partire dalla loro fede, che sono convinte che la benedizione di Dio sia anche con loro, e che vogliono diventare una benedizione per gli altri».
Risposte alle richieste dei fedeli
Il libro “Paare. Riten. Kirche” (Coppie. Riti. Chiesa) è una testimonianza di questi percorsi. Ci sono risposte alle richieste dei fedeli. Il libro mostra quella che da tempo è la pratica pastorale in molti luoghi. I curatori e la loro rete meritano un ringraziamento speciale, poiché questa panoramica di conoscenze tra le diocesi non è mai esistita in questa forma. In questo modo, hanno soddisfatto una richiesta della pratica pastorale e hanno colmato un’importante lacuna riassumendo i vari approcci liturgici sperimentati. Le molte guide spirituali, che si rivolgono a coppie desiderose di una celebrazione liturgica, di un servizio religioso, di un rituale, di una benedizione o di qualcosa di simile, li ringrazieranno.
La forza della benedizione
Il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (Zentralkomitee der Deutschen Katholiken) ha pubblicato i primi esempi di migliori pratiche dell’AKF già nel 2019 nella dichiarazione intitolata “Segen schenken” (Benedizioni per le coppie dello stesso sesso). In questa dichiarazione, la rappresentanza nazionale dei laici cattolici tedeschi si è espressa a favore della benedizione delle coppie omosessuali.
L’Assemblea plenaria del Comitato ritiene che «le argomentazioni teologiche in base alle quali le coppie omosessuali che vivono una relazione di coppia duratura(…) sono escluse dagli atti di benedizione della Chiesa non corrispondono più allo stato dell’esperienza e della riflessione».
Secondo il giudizio del Comitato, «la visione della Chiesa nei confronti di queste coppie deve diventare una visione basata sul Vangelo, che si concentri sull’amore vissuto e collochi questa unione d’amore nel contesto della storia della salvezza». Inoltre, «una benedizione di una coppia di innamorati mette in parole ciò che da tempo è realtà».
Riconoscere le coppie come ‘depositarie di Dio’.
La dichiarazione del Comitato mira a rafforzare nuovamente il potere positivo delle benedizioni e ad ampliarlo per la Chiesa cattolica, nonché a promuovere il pensiero in una nuova direzione: non sono le coppie a dover essere riconosciute dalla Chiesa, ma è la Chiesa a essere chiamata a mantenere il senso dell’opera di Dio e a riscoprire questi ‘depositari di Dio’ nell’amore delle coppie. È quanto ha affermato il dogmatico Hans-Joachim Sander in occasione di un’importante conferenza tenutasi ad Amburgo nel 2019.
Domande sul rito ufficiale
Nel 2019, il Comitato si è espresso a favore dello sviluppo nel prossimo futuro di un rito ufficiale per la benedizione delle coppie omosessuali. La pubblicazione di ‘Coppie.Riti.Chiesa’ fornisce le componenti essenziali per questo scopo. Sicuramente troveranno spazio nelle deliberazioni del cammino sinodale e nei lavori del forum ‘Vivere relazioni di successo. Vivere l’amore nella sessualità e nella convivenza’ (Leben in gelingenden Beziehungen. Liebe leben in Sexualität und Partnerschaft)
È quindi auspicabile che il potere delle parole di benedizione, come presentato in un esempio del libro, si applichi senza riserve alle coppie unite nell’amore:
«Che Dio vi benedica e vi protegga da ogni male.
Non vi sentiate mai
abbandonati o esposti a circostanze avverse.
Che siate sempre circondate da persone buone.
Che faccia risplendere il suo volto su di voi,
che sia benevolo con voi e che vi conceda
abbondante misericordia. Che vi dia orecchie e occhi
aperti, affinché possiate sempre riconoscere le buone azioni e le meraviglie del Creatore
nelle cose poco appariscenti della vostra vita quotidiana.
Che vi dia la forza e il coraggio di andare per la
vostra
strada, di cercare e trovare il sentiero a voi destinato, e
che vi liberi da ogni costrizione interna.
Che vi dia pace e fiducia. che il
rifiuto non vi spaventi o addirittura vi paralizzi.
Che la paura non sia la vostra costante compagna.
Che vi dia un cuore allegro,
un sorriso sulle labbra,
una risata che entusiasmi gli altri e li renda liberi,
e il dono di non prendervi troppo sul serio
e di saper ridere di voi stessi.
Nei giorni bui, possa mandarvi un angelo che vi guidi;
nei momenti di tristezza, un essere umano che vi consoli. (…)
Che Dio, che vi ha chiamati e vuole
che viviate e siate felici, vi custodisca: nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen!
Stefan Diefenbach, Lucia Lang-Rachor, David Walbelder, Barbara Wolf (a cura di), Paare.Riten.Kirche. Wenn eine katholische Trauung nicht möglich ist: liturgische Beispiele gesammelt und kommentiert (Coppie. Riti. Chiesa. Quando un matrimonio cattolico non è possibile: esempi liturgici raccolti e commentati), editore Bonifatius Verlag, 2020, 238 pagine
* Birgit Mock, portavoce per la politica familiare del Zentralkomitees der Deutschen Katholiken (ZdK – Comitato Centrale dei cattolici tedeschi).
Testo originale: Paare.Riten.Kirche – eine Rezension