Le mie perplessità sulla solerzia della Cei nel contrastare la legge contro l’omofobia
Riflessioni di don Tonio Dell’Olio* pubblicate nella rubrica “Mosaico dei giorni” del sito di Mosaico di Pace di Pax Christi il 24 giugno 2020
Due miei amici, genitori di due ragazzi, uno dei quali gay, hanno scritto al Cardinal Bassetti presidente della Cei, esprimendo il proprio disaccordo sul comunicato del 10 giugno scorso. I vescovi esprimevano il proprio parere negativo sulla legge in discussione al Parlamento che “estenderebbe a orientamento sessuale e identità di genere le pene già previste dall’attuale legge Reale-Mancino per chi ‘istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi’ o ‘istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza’ per gli stessi motivi“.
Siccome i vescovi nel comunicato esprimono il timore che siano perseguiti tutti coloro che esprimono una valutazione morale sui comportamenti dettati dall’orientamento sessuale, i miei amici estensori della lettera ricordano che la Costituzione italiana garantisce la libertà di pensiero.
“Per la sofferenza che come chiesa abbiamo provocato – si legge nella lettera -, per i pesi insostenibili che abbiamo posto sulle spalle dei fratelli e delle sorelle omosessuali e transessuali, non ci sono altre parole da spendere se non quelle per chiedere perdono, a loro e a Dio per aver provocato tanto dolore nel suo nome. A Galileo Galilei abbiamo chiesto perdono. Più di tre secoli dopo. A questi nostri fratelli e sorelle dobbiamo chiedere perdono ora, guardandoli negli occhi e cercando, se ci riusciamo, di sostenere il loro sguardo“.
A me resta semplicemente la perplessità di tanta solerzia della Cei su questa legge dimenticando altre che riguardano l’immigrazione, la politica estera, il commercio di armi, “l’economia che uccide“.
* Tonio Dell’Olio (Bisceglie, 6 febbraio 1960) è un presbitero presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi e della Commissione spirito di Assisi promossa dalla Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino per proseguire l’incontro e la preghiera per la pace avviati da S. Giovanni Paolo II (27 ottobre 1986) con i rappresentanti delle religioni. Dal 2005 al 2015 è stato membro dell’ufficio di presidenza e fondatore e responsabile del settore internazionale[2] di Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie[3]. È stato coordinatore nazionale (1993 – 2005) e membro del consiglio nazionale (1993 – 2009) di Pax Christi – movimento cattolico internazionale per la pace. È redattore di Mosaico di Pace, rivista promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello, di cui è stato direttore e pubblica la rubrica quotidiana online dal titolo “Mosaico dei giorni”.