Le nuove prospettive date all’interpretazione biblica dalle persone LGBT+
Articolo di Jaime L. Waters pubblicato sul Outreach (Stati Uniti) l’11 giugno 2023, liberamente tradotto da Diandra Hocevar
In che modo le persone LGBTQ dovrebbero approcciarsi alla Bibbia, specie considerando come alcuni testi biblici siano stati usati contro questa comunità? Nell’articolo che segue, cercherò di rispondere a questa domanda illustrando quattro punti guida per leggere le Sacre Scritture ed evidenziando alcune tradizioni dell’Antico Testamento che possono essere d’ispirazione per le comunità LGBTQ.
- Leggi dal tuo punto di vista e in base alla tua esperienza.
- Focalizzati sulle parti in cui ti riconosci.
- Prega con le Sacre Scritture anche se le critichi.
- Studia con il concetto di liberazione in mente, ma riconosci che non tutti i testi sono liberatori.
A dire il vero, questi sono consigli che darei a chiunque voglia avvicinarsi allo studio della Bibbia. Leggere le Scritture con devozione e senso critico può insegnare molto dal punto di vista intellettuale e spirituale, ma si tratta di un’attività complessa e potenzialmente dannosa, specialmente per le persone LGBTQ.
I quattro punti sopra menzionati sono un adattamento della lectio divina (“lettura divina”: lettura – riflessione – preghiera – contemplazione). Queste modifiche permettono una lettura attenta delle Scritture e riconoscono l’importanza dell’incontrare Dio nei suoi testi con tutto il nostro essere. Lo scopo di questo elenco non è quello di giungere a un’interpretazione definitiva, ma piuttosto quello di offrire un approccio per affrontare le Sacre Scritture, soprattutto per quanto riguarda testi che possono essere difficili o problematici.
In questa riflessione, mi concentrerò su passaggi della Genesi 19:1-38, la storia di Sodoma e Gomorra, un potenziale clobber text (un testo che condanna l’omosessualità). Consiglio di leggere il testo nella sua interezza, e cercherò di portare l’attenzione su possibilità interpretative capaci di ispirare piuttosto che di condannare. Consiglierò inoltre altri testi dell’Antico Testamento che possano servire da ispirazione, soprattutto per i lettori LGBTQ.
- Leggi dal tuo punto di vista e in base alla tua esperienza.
Sono una donna cattolica afroamericana, figlia, biblista e alleata della comunità LGBTQ. Tengo conto di questi e altri aspetti di me stessa quando studio e prego con le Sacre Scritture. Quando leggo Genesi 19, sono turbata dai suoi contenuti e dal modo in cui hanno causato danni alle persone LGBTQ. Sono consapevole di non voler promuovere interpretazioni dannose. È importante che i lettori si sentano incoraggiati e motivati a leggere in modi che non istighino all’odio.
- Focalizzati sulle parti in cui ti riconosci.
Non c’è un granché in Genesi 19 in cui io mi riconosca, ed è giusto e importante farlo notare. Non tutti i testi sono istruttivi o motivanti, per quanto lo vogliamo. Possiamo essere selettivi quando scegliamo i testi per la riflessione teologica. Il lezionario è un esempio di tale processo di selezione, ed è degno di nota il fatto che la maggior parte dei clobber text non venga proclamata dal pulpito.
La parte di Genesi 19 in cui più mi riconosco è l’ospitalità di Lot. Quando Lot incontra gli uomini/angeli, li considera come stranieri e offre loro rispetto, cibo, cure e rifugio (Gen 19:1-2). Li tratta con dignità lavando loro i piedi, un gesto di premura, e offrendo loro protezione quando le loro vite sono in pericolo.
I lettori che fanno parte della comunità LGBTQ posso trarre ispirazione dalle interazioni fra Lot e gli uomini/angeli e dal modo in cui questi uniscono le loro forze per proteggersi quando vengono attaccati.
- Prega con le Sacre Scritture, anche se le critichi.
Se stessi pregando con Genesi 19, ringrazierei Dio per avermi dato il tempo, lo spazio e la capacità di riflettere sul testo. Mi concentrerei sui primi due versi e penserei a come potrei essere più ospitale, soprattutto verso i gruppi che si trovano ai margini della società.
Pregherei inoltre con le interpretazioni e gli elementi problematici. Per esempio, siccome le città di Sodoma e Gomorra sono descritte come malvagie e gli uomini delle città sono criticati per le loro azioni, Genesi 19 è stata interpretata come prova biblica contro l’omosessualità; da qui il suo status di cobbler text.
Nel testo, gli uomini chiedono a Lot: “Dove sono gli uomini che sono entrati in casa tua stanotte? Falli uscire da noi affinché possiamo avere relazioni sessuali con loro” (Gen 19:5b). Lot considera le loro richieste malvagie e in cambio offre le proprie figlie vergini agli aspiranti stupratori (Gen 19:7-8), presumibilmente un’opzione migliore dal suo punto di vista.
Interpretare Genesi 19 come un messaggio contro l’omosessualità è riduttivo e sconsiderato, perché non considera il contesto letterario più ampio, che si concentra largamente sull’ospitalità e sul gestire relazioni con persone al di fuori della propria comunità. In diverse occasioni, Abramo, Sara e Lot si trovano ad affrontare sfide e vulnerabilità dovuti al loro essere forestieri (cf. Gen 12:10-20; 14:1-16; 20:1-18; 21:22-34; 23:1-20).
Sapendo che questo testo è stato interpretato, e continua ad essere interpretato, in maniera negativa, consiglio ai lettori, e specialmente ai lettori LGBTQ, di pregare per tutti coloro che sono stati feriti da interpretazioni dannose di Genesi 19, e di pregare per il coraggio di impegnarsi a proteggere ed emancipare le comunità LGBTQ.
- Studia con il concetto di liberazione in mente, ma riconosci che non tutti i testi sono liberatori.
Quando leggo Genesi 19 con lo scopo di liberazione, leggo con le donne di Sodoma e Gomorra e con le figlie e la moglie di Lot. Sono questi personaggi senza nome ai margini della narrazione (o totalmente assenti da essa) che attirano la mia attenzione.
Per esempio, le donne di Sodoma e Gomorra non sono condannate esplicitamente, ma subiscono la stessa sorte degli uomini della città. Considero questo un esempio di come le persone ai margini della società a volte soffrano le conseguenze e le difficoltà derivanti da situazioni di cui non sono artefici. Un’interpretazione liberativa di ciò può consistere nell’usare il testo come promemoria per riflettere dalle esperienze di chi vive ai margini esterni, e per impegnarsi a promuovere la giustizia per queste persone.
Un’altra interpretazione liberativa potrebbe consistere nel porre l’accento sulla volontà di Lot di mettere le proprie figlie in pericolo per il bene dei suoi visitatori. Da una parte, l’ospitalità e la protezione che Lot offre agli angeli può essere considerata ammirevole. D’altro canto, però, nell’offrire le proprie figlie, Lot non riesce a proteggere queste giovani donne. Le figlie ricevono “giustizia” alla fine della narrazione quando violano il padre, offrendogli dell’alcol e violentandolo con lo scopo di continuare la discendenza.
Tuttavia, non si dovrebbe cercare di attribuire un’interpretazione liberativa allo stupro di Lot, e un tentativo di razionalizzare le azioni delle figlie potrebbe essere dannoso per i lettori, in particolare se sono stati vittime di violenza sessuale.
Anche se stiamo leggendo la Scrittura, non dobbiamo sentirci obbligati a giustificare le corruzioni al suo interno o le interpretazioni corrotte di essa. Potrebbe essere utile leggere il capitolo come una creazione letteraria il cui scopo non è affatto di dare un giudizio sull’omosessualità, nonostante l’insistenza di alcuni interpreti dalla mentalità ristretta.
Genesi 19 offre uno scorcio sul modo in cui la gente, e specialmente le élite di scribi nell’antico Israele, si consideravano in relazione ai propri vicini. La storia dello stupro di Lot da parte delle figlie, per esempio, potrebbe essere un modo corrotto per spiegare le origini dei cugini-vicini di Israele, i moabiti e gli ammoniti, nemici frequenti degli israeliani.
Allo stesso modo, la distruzione delle città di Sodoma e Gomorra nella Transgiordania potrebbe creare e rafforzare un concetto di ostilità verso “l’altro” tra le comunità che vivono a est e a ovest del fiume Giordano.
Al termine della nostra esplorazione di Genesi 19 tramite l’adattamento della lectio divina, che conclusioni possiamo trarre? I lettori LGBTQ dovrebbero riconoscere il potere e le prospettive che apportano all’interpretazione biblica. Bisogna capire e accettare che il modo in cui ci si approccia al testo e i messaggi che si traggono da esso vengono influenzati da elementi come contesto sociale, esperienze di vita, relazioni interpersonali, livello di dedizione alla fede. Un altro passo avanti consiste nell’esplorare la ricchezza della tradizione attraverso altri testi che possono fornire maggiore supporto e incoraggiamento.
Leggere testi dell’Antico Testamento più incoraggianti
Il legame tra Davide e Gionata è un esempio di rapporto stretto e amorevole fra due uomini che viene confermato nelle Scritture. In varie occasioni, si afferma che Davide e Gionata si amano, e dimostrano il loro amore pubblicamente. “La vita di Gionata s’era legata alla vita di Davide, e Gionata lo amò come se stesso” (1 Sam. 18:1b).
Gionata sostiene Davide perfino più del proprio padre Saul. Quando Saul trama di uccidere Davide a causa dei suoi successi militari, Gionata avverte Davide e interviene per convincere il padre a non ucciderlo (1Sam 19:1-7). Quando Gionata cade in battaglia, Davide piange la sua morte e compie diversi gesti pubblici di lutto (2Sam 1-27).
Il legame fra Rut e Noemi è un esempio di rapporto stretto e amorevole fra due donne che si sostengono a vicenda e si prendono cura l’una dell’altra dopo la morte dei loro mariti. Rut si unisce (dabaq) a Noemi, con lo stesso termine usato per il matrimonio, e le due donne si dimostrano affetto nel corso del libro di Rut.
Le Scritture includono descrizioni di relazioni in cui due persone dello stesso sesso collaborano, si sostengono a vicenda e partecipano ad attività liturgiche. Questi legami possono non essere di natura sessuale, ma dimostrano intimità e collaborazione, temi cari alle comunità LGBTQ. Fra gli esempi troviamo Sifra e Pua (Eso 1:15-22), Elia ed Eliseo (1Re 19:11-21; 2Re. 2:1-18), Giuditta e la sua serva (Giudit 10-13), Miriam e le altre donne che cantano ed eseguono danze liturgiche (Eso 15:20-21) e le donne che eseguono e insegnano lamenti funebri (Ger 9:17-22).
Al profeta Isaia viene ordinato di non sposarsi e non avere figli (Ger 16:1-4), e di vivere una vita casta come atto simbolico che riflette la desolazione e la scarsa probabilità di sopravvivenza del suo tempo. Tuttavia, Geremia ha un legame stretto con il suo scriba Baruc (Ger 36, 43, 45) e con Ebed-Melech, un eunuco che salva la vita a Geremia (Ger 38-39).
La preghiera con l’utilizzo questo tipo di testi, anziché con i clobber text, può essere incoraggiante e invigorente, poiché supporta le dinamiche e le relazioni intime fra persone dello stesso sesso, e aiuta i lettori LGBTQ a incontrare Dio nelle Scritture.
Testo originale: Jaime L. Waters: LGBTQ persons bring fresh perspectives to biblical interpretation