Le parrocchie che hanno aperto le porte alle veglie per il superamento dell’omotransfobia
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 17 maggio 2017, libera traduzione di Silvia Lanzi
Il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia, bifobia e transfobia (in inglese International Day Against Homophobia, Biphobia, and Transphobia – IDAHOBIT). Mentre negli Stati Uniti non si da grande enfasi a questa commemorazione, in altre nazioni, specialmente in Europa, si tratta di un’importante occasione per combattere il pregiudizio e la discriminazione.
Negli anni scorsi la partecipazione cattolica alle veglie IDAHOBIT ha visto un incremento. Il Progetto Gionata, un gruppo italiano di persone LGBT cristiane, afferma che quest’anno le veglie si terranno – nel corso di una settimana – in sette città italiane e in una spagnola. Le città, e le chiese, sono:
Italia
Milano: Santa Maria della Passione
Reggio Emilia: Regina Pacis
Pistoia: Santa Maria Maggiore di Vicofara a Pistoia
Catania: SS. Crocifisso della Buona Morte
Firenze: Madonna della Tosse
Bologna: San Bartolomeo della Beverara
Genova: San Pietro in Banchi
Spagna
Siviglia: San Pedro de Alcántara
Barcellona: Santuari de la Mare de Deu de l’Ajuda *
Da notare in questa lista l’aggiunta di Genova e Palermo, due città in cui, negli anni precedenti, i rispettivi vescovi, avevano proibito tale manifestazione. Significativamente, l’arcidiocesi di Palermo ha un arcivescovo, Corrado Lorefice, scelto da Papa Francesco nel 2015.
Il Progetto Gionata riporta anche che, almeno in un’occasione, guiderà la veglia di preghiera un personaggio di spicco della diocesi. Ma per quest’anno le notizie non finiscono qui: per la prima volta prenderanno ufficialmente parte a questi momenti di preghiera ordini religiosi e associazioni cattoliche.
A Genova la veglia sarà ospitata da una parrocchia, ma, fatti salvi cambiamenti dell’ultimo minuto, vi parteciperà anche Nicolò Anselmi, vicario generale della diocesi. Dice Innocenzo Pontillo, del Progetto Gionata,: “Penso che questo sia il segno più visibile di come la Chiesa (cattolica) inizi a riflettere sulle domande poste dal Sinodo circa l’accompagnamento pastorale da dare alle persone LGBT e alle loro famiglie“.
Il mese scorso, all’ottavo congresso nazionale di New Ways Ministry, “Justice and Mercy Shall Kiss: LGBT Catholics in the Age of Pope Francis,” i partecipanti hanno sentito Frank Mugisha, direttore esecutivo del Sexual Minorities Uganda, parlare di come l’omofobia, la bifobia e la transfobia nel suo paese diventano oppressione e violenza.
Dopo il suo intervento, New Ways Ministry ha chiesto ai partecipanti del congresso di posare per una foto che usare durante la giornata internazionale contro l’omofobia, bifobia e transfobia (IDAHOBIT) e che avrebbe mostrato più di trecento cattolici statunitensi contrari al pregiudizio e alla discriminazione dell’omofobia.
La dottrina cattolica si oppone in modo chiaro e netto a comportamenti e a azioni basate su reazioni fobiche riguardo l’orientamento sessuale o l’identità di genere. Le parrocchie cattoliche di tutto il mondo, in questa giornata, dovrebbero aprire le loro porte ed appoggiare le veglie di preghiera che che chiedono il superamento di questa violenza tanto distruttiva. Il numero sempre crescente di parrocchie (cattoliche), incluse quelle nominate qui sopra, sono grandi pioniere di questo movimento.
Forse è troppo tardi quest’anno per organizzare una iniziativa per la Giornata Internazionale contro l’omofobia, bifobia e transfobia (IDAHOBIT). Ma una cosa che si può fare è impegnarsi per far sì che la propria parrocchia cattolica, scuola, o qualsiasi altra istituzione ospiti una veglia di preghiera il 17 maggio 2018. Non è troppo tardi, se iniziamo adesso!
Test originale: Catholic Parishes Hold IDAHOBIT Prayer Vigils to Oppose Anti-LGBT Actions