Le persone LGBT e la chiamata di Dio per ‘uscire allo scoperto’
Riflessioni bibliche tratte da About Out in Scripture (Stati Uniti), liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Le conversioni clamorose possono non essere così frequenti, così siamo invitati ad approfittare di quei rari momenti di trasformazione. Durante i giorni santi che seguono l’Epifania, spiritualmente e politicamente Dio ci chiama a fare un deciso salto nell’ignoto. Il Salmo 62,5-12 ci ricorda che il “principio ultimo” non ha a che fare con la finanza o la politica. Il principio ultimo secondo il quale tutte le cose vengono giudicate è Dio solo.
Quando il salmista afferma poeticamente che “Dio ha parlato una volta, due volte ho udito questo: che il potere appartiene a Dio” (versetto 11) ci invita a tenere a mente che anche se la parola di Dio può apparire una volta sola, noi la sentiamo in momenti diversi e in modi diversi. Che differenza ci sarebbe nella vostra vita se doveste aspettare Dio solo, se doveste porre la vostra fiducia esclusivamente in Dio?
Giona 3,1-5,10 ci invita a guardare, non al profeta Giona, ma alla gigantesca città di Ninive e ai suoi sorprendenti atti di pentimento. Sì, la scena politica può cambiare da un giorno all’altro. Il cambiamento è improvviso, clamoroso.
Giona non si aspettava di certo questo punto di svolta di Ninive. Questa inaspettata misericordia provocherà Giona sul suo bisogno personale di conversione radicale nel capitolo seguente della storia.
Cosa significa che Dio si è pentito (versetto 10)?
Ci dimentichiamo facilmente che le azioni umane sono così intrecciate con la nostra percezione delle azioni di Dio che l’asserzione “Dio si è pentito” tenta di spiegare alla bell’e meglio gli atti di Dio che non corrispondono alle nostre aspettative.
Aspettiamo con ansia l’ora in cui molti nella chiesa dichiareranno che “Dio si è pentito” sulle persone lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT) e le relazioni non eterosessuali, pronunciando una benedizione invece di una maledizione. Naturalmente per alcuni di noi è chiaro che questa è già la verità. Dio non ha bisogno di pentirsi, è la percezione che la gente ha di Dio che cambia.
Quando, se è successo, gli atti inaspettati di Dio vi hanno spinto alla conversione o a un cambiamento radicale?
1 Corinzi 7,29-31 parla di come noi, come persone di fede, viviamo in un mondo che sta cambiando. La risposta: non attaccatevi alle cose.
Non provate ad abbarbicarvi a ciò che pensate di avere. Restate in mezzo alle vostre emozioni, i vostri rapporti, il vostro lavoro, senza permettere a queste cose di definire la vostra vita o le vostre aspettative.
Come cambierebbero le vostre priorità, le vostre azioni e il vostro impegno se doveste vivere come se il regno di Dio fosse la realtà futura invece di basare le vostre azioni sul mondo conosciuto che passerà?
Marco 1,14-20 sembra richiamare l’attenzione alla risposta radicale di Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni alla chiamata di Gesù. Eppure ci viene da chiederci come sia possibile per alcuni rispondere immediatamente, mentre per altri la risposta è più difficile.
Cosa tratteneva il padre Zebedeo e i lavoratori a giornata dal rispondere alla chiamata? Credere che Gesù abbia rivolto la chiamata solo a quelle specifiche persone può non essere così semplice.
Judith Hoch Wray commenta: “Quando sono tentata di credere che la chiamata che Dio mi ha rivolto per uscire allo scoperto come lesbica Cristiana sia una chiamata universale, mi ricordo delle dinamiche di potere che rendono difficile, se non impossibile, per alcune persone LGBT, rispondere alla stessa chiamata di uscire allo scoperto.”
Non tutti rispondono nello stesso momento o nello stesso modo. Ognuno di noi sperimenta dei momenti in cui si è pronti a rispondere alla trasformazione. Quei momenti non sono sempre concomitanti con la chiamata rivolta a noi. È una grande grazia che la chiamata non scada!
L’invito di Dio torna sempre e sempre fino a che siamo veramente pronti a rispondere (confronta Giona 3,1 “per la seconda volta”). In che modo le nostre responsabilità e il nostro potere nella comunità ci impediscono, o ci permettono, di rispondere alla chiamata di Dio?
In che modo rispettiamo, o mettiamo in dubbio, le risposte degli altri senza giudicare la loro fedeltà alla chiamata di Dio?
Preghiera
Sì, attira la nostra attenzione, Dio.
In mezzo alle cose mondane
chiamaci e aiutaci a sentire.
Appari a noi e aiutaci a vedere.
Non farci mancare il coraggio di abbracciare il cambiamento.
Da te solo viene la trasformazione
che crea nuove relazioni e un mondo nuovo.
Così sia. Amen.
Passi biblici consigliati: Giona 3,1-5,10; Salmo 62,5-12; 1 Corinzi 7,29-31; Marco 1,14-20.
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Testo originale: The Power and Possibility of Change