Le persone omosessuali e le chiese. Chi non è contro di noi è per noi
Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. » [Mc: 9,28-40]
“Chi non è contro di noi è per noi.” Come potrebbe essere stata diversa la Chiesa in questi duemila anni, se avessimo preso sul serio questo versetto.
Non è interessante il fatto che Gesù ignori la loro richiesta e riconosca validità al ministero di questo discepolo senza nome?
Per tutta la settimana all’Assemblea generale della Chiesa ho sentito le voci dei miei fratelli e sorelle conservatori che chiedono ai pastori gay e lesbiche di smettere.
Non importa che noi stiamo svolgendo ministeri fecondi e che condividiamo la buona novella di Gesù con coloro per cui svolgiamo il nostro servizio. Essi pensano comunque che noi stiamo sbagliando e vogliono che ci fermiamo.
Proviamo a dare un nome ai demoni che sono in azione qui: potere e controllo. La Chiesa ha lottato con questi demoni fino dal suo inizio; ci stiamo lottando ancora adesso.
Credo che i miei fratelli e sorelle conservatori siano così arrabbiato perché, per la prima volta nella loro vita, essi sono in minoranza. Hanno perso potere e non ne sono certo felici. Noi LGBT sappiamo cosa si prova e quindi siamo in grado di provare empatia con il loro dolore, perché noi stessi ci siamo passati.
Chiedo però soltanto ai miei fratelli e sorelle conservatori di ricordare le parole di Gesù: “Chi non è contro di noi è per noi”. Io non sono vostro nemico. Prendo la Bibbia sul serio, ma non alla lettera. Io amo Gesù con tutto il mio cuore, l’anima, la mente e la forza.
Io battezzo neonati, preparo discepoli per il ministero, seppellisco i morti, prego con coloro che sono malati, sostengo le coppie nell’impegno di fedeltà e fiducia, servo la Cena del Signore, ecc Cosa c’è di tanto diverso tra noi?
Perché l’omosessualità è una questione così viscerale ed emotiva per alcune persone da renderle tanto rigide, arroganti e offensive? Tutto ciò che chiedo è di essere giudicato dai frutti del mio ministero. Niente di più, niente di meno. Non voglio arrivare da nessuna parte e sono sicuro che lo stesso vale per i miei fratelli e sorelle conservatori.
È possibile mettere da parte le nostre differenze e lavorare insieme per diffondere il Vangelo e guarire il nostro mondo inquieto e ferito? Per essere onesto con voi, sono stanco di parlare di questo argomento.
Vorrei che il mio blog, che se ne occupa, non avesse motivo di esistere. Ma fino a quando non saremo in grado di camminare insieme, fianco a fianco, continuerò a scrivere e a richiamare tutti a tenere gli occhi fissi sulla croce di Gesù.
E l’unico posto dove troveremo la nostra unità come corpo di Cristo.
* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA) fidanzato da 16 anni con Gery. Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays.blogspot.com
Testo originale
Whoever is not against us is for us