Le speranze e i desideri dei giovani LGBT cristiani in cammino verso il Sinodo
Comunicato stampa del Forum europeo dei gruppi cristiani LGBT e di Cammini di Speranza del 12 maggio 2018
La 37ª Conferenza annuale del Forum europeo dei gruppi cristiani LGBT, organizzata da Cammini di Speranza e REFO (Rete evangelica fede e omosessualità) si è svolta ad Albano Laziale, vicino Roma, dal 9 al 13 maggio 2018. Il 12 maggio, all’interno del programma della Conferenza, è stato organizzato un evento specifico per i giovani LGBT+ per offrire stimoli al Sinodo sui Giovani, organizzato dalla Chiesa Cattolica, e trovare possibile strade verso una pastorale inclusiva.
Un raduno internazionale
Giovani LGBT da oltre 25 paesi europei si sono radunati ad Albano Laziale (RM) dal 9 al 13 maggio per confrontarsi sui loro desideri e speranze in relazione alla capacità delle chiese cristiane di accoglierli e valorizzare il loro contributo, all’interno della Conferenza annuale dello European Forum of LGBT Christians, organizzata in partnership con Cammini di Speranza e REFO (Rete Evangelica Fede e Omosessualità. La conferenza, organizzata sabato 12 maggio pomeriggio presso l’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia di Roma ha consentito di fornire delle suggestioni utili a comprendere sia lo stato d’animo dei giovani cristiani LGBT sia le possibilità di apertura pastorale.
L’intervento del gesuita padre James Martin alla conferenza
Tra gli ospiti d’onore, il gesuita padre James Martin, autore del recente “Bulding a bridge” sui cristiani LGBT, ha fornito in video la sua visione di una prospettiva possibile di pastorale inclusiva:
“Molti giovani mi dicono quanto si sentano respinti dalla chiesa e anche quanto sia difficile per loro entrare in relazione con Dio. Spesso il senso di allontanamento lo sperimentano anche in famiglia e questo a volta li porta addirittura per strada. Almeno negli USA i giovani LGBT corrono 5 volte di più dei loro coetanei eterosessuali il rischio di suicidarsi. Possiamo dire che per la chiesa è realmente una questione “vitale”.”
Ed ha continuato rivolgendo tre messaggi ai ai giovani LGBT: 1) Dio vi ama 2) A Gesù interessa di voi, specialmente quando vi sentite messi ai margini 3) la Chiesa è casa vostra”. Qui il link al video dell’intervento completo.
Storie positive di cura pastorale inclusiva
Tra gli altri interventi, il percorso di crescita nell’accoglienza delle persone LGBT proposto da Marco Agricola, della Federazione Giovanile Evangelica Italiana, il racconto dell’esperienza di una mamma credente di un ragazzo LGBT, offerto da Dea Santonico della Comunità di base di S. Paolo di Roma, e le voci di alcuni dei protagonisti assoluti della conferenza: i giovani cristiani LGBT stessi, che hanno condiviso alcune interessanti esperienze di pastorale inclusiva già in essere presso diverse comunità in Italia, Spagna, Germania, Francia.
In conclusione hanno espresso le loro speranze e aspettative per una chiesa inclusiva: “Vorremmo affermare pienamente il nostro attaccamento alla nostra Chiesa fondata sul corpo di Cristo. Ciò ha origine dalla nostra educazione cattolica e successivamente dalla consapevole decisione di essere parte attiva nel futuro della nostra Chiesa in uno spirito di crescente speranza e fede”.
I giovani LGBT+ cristiani ci offrono una nuova visione di una Chiesa che dà spazio a loro e alle loro famiglie, sviluppando una pastorale inclusiva, opponendosi agli atteggiamenti e ai commenti LGBT+fobici dentro e fuori la Chiesa, creando e rafforzando del dialogo tra la Chiesa e i cristiani LGBTIQ*.