Le suore americane: “Guai a voi, uomini della Curia vaticana, ipocriti”
«Guai a voi, uomini della Curia vaticana, ipocriti!». Con queste parole durissime l’Unione nazionale delle suore americane (NCAN) protestò il 30 settembre 1999 per il provvedimento di censura adottato dalla Congregazione per la dottrina della Fede contro suor Jeannine Gramick, perché si dedicava alla cura pastorale dei cattolici omosessuali senza respingerli o condannarli. Parole che dicono con chiarezza quello che molti credenti e consacrati sussurrano da tempo a mezza voce. Parole che riproponiamo perché non vengano dimenticate.
L’Unione Nazionale delle Suore Americane (NCAN) è offesa dall’ingiustizia fatta alla nostra sorella Jeannine Gramick, (SSND), per mano della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF). Questa rabbia sta esplodendo in tutto il nostro Paese e anche in altre parti del mondo. Invece di proibire il suo ministero pastorale rivolto alle lesbiche, al gay e alle loro famiglie, sollecitiamo il Vaticano a onorare suor Gramick per aver mostrato a persone oppresse il volto compassionevole e amorevole della Chiesa. Il suo lavoro di più di 25 anni nel costruire ponti tra gli omosessuali e la Chiesa ha contributo alla credibilità della Chiesa istituzionale.
Il popolo di Dio si sta sollevando. Diciamo: «Basta, Basta! Non più misure repressive da uomini che mettono pesanti fardelli sulle spalle di altri e non alzano un dito in segno di compassione o gratitudine. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
1. Perché chiudete la porta in faccia alle relazioni d’amore di lesbiche e gay e mettete a riparo i preti e i vescovi omosessuali nel vostri ripostigli. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
2. Perché insegnate le vostre parole e quelle dei vostri predecessori, invece di insegnare il messaggio di salvezza di Gesù e il Vangelo. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
3. Perché voi “divorate” i diritti umani dei ministri della Chiesa usando procedure d’investigazione segrete e autoritarie. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
4. Perché vi rifiutate di ascoltare le voci di dissenso alle vostre misure repressive. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
5. A motivo della vostra ossessione per le questioni sessuali, piuttosto che dell’attenzione alla dignità della persona umana. Perché che cosa è davvero intrinsecamente male? Le debolezze sessuali degli individui? O il pregiudizio, la discriminazione, la violenza contro quanti sono giudicati diversi? Guide cieche! Scolate il moscerino e inghiottite il cammello! Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
6. Perché interferite nella gestione interna delle Congregazioni religiose e ignorate l’autonomia della leadership profetica. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
7. Perché abusate della vostra autorità resuscitando l’inquisizione e indagando la coscienza degli altri. Guai a voi, uomini della Curia Vaticana, ipocriti!
8. Perché schiacciate un ministero amorevole per le persone omosessuali e le loro famiglie e spingete i religiosi a mettere in questione il valore dello statuto canonico delle congregazioni religiose nel momento in cui intendono rivolgere il loro ministero agli emarginati.
Come possono le vostre azioni scandalose sfuggire al giudizio del popolo di Dio? Badate, Dio manda messaggeri e voi li mettete a morte. Il vostro ingiusto legalismo, giustamente sfidato dalla disobbedienza ecclesiastica, sta soffocando il popolo di Dio.
L’Unione nazionale delle suore americane (NCAN) dice: «Basta, Basta!».