Le tentazioni nel deserto, ogni giorno
Riflessioni bibliche* di Gigliola Milani della comunità MCC Il Cerchio
Le tentazioni ci accompagnano ogni giorno nei deserti delle nostre esistenze, quando più ci annoiamo, ecco che fa capolino una tentazione: cosa c’è più di normale, per un fumatore che deve aspettare qualcuno per strada, di accendersi una, due sigarette? O anche nella solitudine della propria casa, tra una piccola faccenda e l’altra. Oppure, quando siamo già sotto le coperte di notte, ci assale un senso di vuoto nello stomaco, che poi in realtà è un vuoto nell’anima, una persona che non c’è, un’inquietudine che ci balzare fuori dal letto e aprire il frigo. Parlo di tentazioni e vizi tutto sommato relativamente leggeri, ma sappiamo bene a cosa può portare quel vuoto che conduce a tentazioni molto più distruttive, o semplicemente una voglia di sperimentare, una tentazione che fa capolino in una vita che sembra scorrere liscia, senza problemi gravi.
Gesù nel deserto, dopo un lungo digiuno, non vuole strafogarsi di fronte al frigo aperto, vuole semplicemente saziare la fame, com’è giusto, finito il suo periodo di riflessione e meditazione. Satana però esagera e gli propone addirittura di trasformare le pietre in pane, ma come sappiamo, Gesù non faceva segni per se stesso, per motivi egoistici, ma sempre per chi aveva bisogno di lui: più tardi farà più che trasformare le pietre in pani, ma quel giorno non sarà da solo, avrà di fronte migliaia di persone affamate. Inoltre, non di solo pane vive l’uomo, vale a dire che la preghiera e il rapporto con Dio hanno la priorità, soprattutto in un luogo come il deserto.
Non so se esistano tentazioni più forti e gravi di quelle del denaro e del potere, anche perché chi ne è divorato in genere non pensa di essere caduto in un terribile vizio. È la seconda tentazione a cui viene sottoposto Gesù, ed è Satana che propone di possedere tutto e di perdere l’anima. Ma per un ebreo come Gesù, il potere e i regni sono di Dio, e il potere materiale può essere gestito al massimo da personaggi ciechi e sordi come i sadducei o da pagani come i Romani. Del resto, il suo Regno non è di questo mondo.
Poi Satana porta Gesù in cima a Israele, sul punto più alto della massima espressione materiale della fede giudaica, il Tempio. In quel luogo sacro, Satana arriva a citare le Scritture, ma se Gesù deve dimostrare qualcosa al mondo, è l’amore del Padre, e starà sul monte delle Beatitudini con il popolo, non da solo su un pinnacolo, dove la sua presenza e la sua predicazione non avrebbero alcuna utilità.
Tutti noi abbiamo i nostri Satana interiori, perché le zone d’ombra sono dentro di noi, non fuori, ma la vita è un viaggio entusiasmante proprio perché non c’è giorno in cui non possiamo migliorarci, fare un passo verso la realizzazione di noi stessi. La vita è un viaggio a piedi nudi su un terreno sassoso, ma che gioia nell’andare, soprattutto ora che torna la primavera! La Pasqua non è altro che questo: un simbolo della vita che sembrava perduta, e invece rifiorisce. A dispetto delle tentazioni a cui possiamo cedere, coltivare la speranza è uno dei messaggi più forti e sottovalutati del cristianesimo.
Matteo 4:1-11
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».
Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo».
Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto».
Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.
* Il passo biblico è tratto dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.