Le unioni omosessuali e il diritto canonico cattolico
Estratto dal testo di Thomas Schüller* contenuto nel saggio cattolico “Mit dem Segen der Kirche? Gleichgeschlechtliche Partnerschaft im Fokus der Pastoral” (Con la benedizione della Chiesa? Le unioni omosessuali nell’ottica della pastorale), a cura di Stephan Loos – Michael Reitemeyer – Georg Trettin, editore Herder (Germania), 2019, pp.158-169, liberamente tradotto da Antonio De Caro
Nella lunga era di Giovanni Paolo II e del suo Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, il tema omosessualità ha ricevuto ampio spazio ed attenzione (1986, 1992, 2003). Più volte è stata confermata l’esclusione dai percorsi vocazionali delle persone che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la così detta cultura gay.
Fonti di queste posizioni sono principalmente il racconto biblico della Creazione e i testi di Paolo; per cui il diritto canonico (c.1055-1056) riconosce il matrimonio solo per un uomo e una donna; il legame è unico e indissolubile e ha come scopo il bene dei due coniugi e la procreazione (quest’ultimo aspetto, in effetti, è talmente radicato nella Scrittura e nella Tradizione che non sembra trascurabile nella visione del matrimonio come sacramento).
I documenti magistrali sull’omosessualità parlano chiaramente di disordine, atti immorali e peccati gravi. Quindi, secondo i conservatori, una benedizione per le coppie omosessuali equivarrebbe ad approvarli; per questo essa è impossibile e, qualora venisse praticata, darebbe luogo a gravi sanzioni disciplinari. Il diritto canonico non favorisce l’innovazione e il progresso; anzi, prevede sanzioni per la violazione delle norme.
Ma su questo punto la visione delle Chiese non è del tutto unanime; la teologia morale può dire molto, a riguardo, e ci possono essere soluzioni locali abbastanza diversificate. Di recente i teologi (pp. 161-162) hanno iniziato a capire che anche le unioni omosessuali possono soddisfare i requisiti morali della coppia matrimoniale.
Sul piano della teologia della creazione, bisogna chiedersi che cosa vuole dirci Dio riguardo al fatto che esistono persone omosessuali non per loro scelta, che sono fatte, come tutti gli altri, a immagine e somiglianza di Dio e per questo possiedono una dignità incondizionata, non riducibile agli atteggiamenti paternalistici di compassione e delicatezza consigliati dal Vaticano. Eccetto che per la procreazione, i partner omosessuali impegnati in una relazione seria e durevole soddisfano i requisiti morali del diritto canonico per il matrimonio.
Una benedizione, peraltro, non equivale a una approvazione o a una disapprovazione morale: si tratta di una gratuita promessa di salvezza da parte di Dio, di una parola di gratitudine e gioia. Tecnicamente, va intesa come un “sacramentale”. Il Benedizionale della chiesa cattolica non fa menzione del problema delle coppie omosessuali, né proibisce espressamente una benedizione di questo tipo. Quindi su questo punto alcune decisioni possono essere prese in libertà dai vescovi locali, anche grazie alla visione decentrata di papa Francesco.
* Thomas Schüller, nato nel 1961, professore di teologia cattolica, da 16 anni capo del Dipartimento di Diritto Canonico presso l’Ordinariato Episcopale di Limburg (Germania), Direttore dell’Istituto di Diritto Canonico presso la WWU Münster, Professore di Diritto Canonico e Storia giuridica ecclesiastica presso la Facoltà di teologia cattolica della WWU Münster.
Testo originale: Gleichgeschlechtliche Partnerschaft und Kirchenrecht