Le veglie e il Dio delle piccole cose, li ascolteranno?
Riflessioni di un volontario del progetto gionata
Mi hanno chiesto di raccontare come sta andando l'organizzazione delle veglie per le vittime dell'omofobia del 4 aprile 2008. Ho avuto un attimo di panico e mi sono chiesto "e ora da dove comincio?". Dopo averci pensato un po' ho deciso di pubblicare questa mia riflessione – che tra l'altro ho inviato ad alcuni amici qualche giorno fa – in cui mi interrogavo sulle veglie, sul buon Dio, sul mio cammino di cristiano… sono solo pensieri, riflessioni e speranze… leggetele cosi, forse sono solo parole al vento o forse no… a voi decidere.
In queste settimane sono stato risucchiato da mille cose, da una vita quotidiana fatta di corse tra un lavoretto part-time e l'altro e poi c'è la veglia del 4 aprile 2008 da seguire con gli amici di gionata.org…
Infatti tra adesioni, email di richiesta d'informazioni, gruppi di credenti e comunità che chiedono materiali da utilizzare per la loro liturgia, etc… io e gli altri non si fa altro che smistare posta, scrivere email, aggiornare il sito… rompere a tutti per le traduzioni, testimonianze, etc… mi sa che ho un terzo lavoro… peccato renda poco… anzi nulla…
Però sapete è incredibile vedere quanti credenti e comunità in Italia, ma anche in Cile, Perù, Venezuela, Irlanda o in Spagna, aderiscano ogni giorno. Pensate il 4 aprile 2008 saremo in preghiera con persone dei quattro continenti, non parleremo neanche la stessa lingua, ma ci unirà una fede forte e la speranza di essere lì insieme per invocare il nostro Dio e chiedere, volere, desiderare un mondo diverso… dove la violenza dell'omofobia non uccida, non ferisca, non ferisca più i nostri fratelli omosessuali.
… la cosa vi sembrerà infantile, ma questo mi emoziona. Se penso che questa iniziativa sta venendo su con il passaparola e l'impegno di tante persone di buona volontà. Visti i risultati mi sa che c'è la mano dell'Altissimo, altrimenti non mi spiego quanto sta succedendo… il Dio delle piccole cose è davvero all'opera…
… Al di là di tutto credo intimamente che ognuno di noi nel suo cammino non sia mai solo… e che il nostro buon Dio non sia certo il Dio delle tonache svolazzanti o dei rosari a chili o delle vuote benedizioni che sanno d'incenso… Ho sempre creduto che il Dio cristiano è meraviglioso perchè ci accompagna ogni giorno nel nostro andare avanti…
Un Dio che sa ridere accanto a noi quando motteggiamo perchè bloccati nel traffico, un Dio che sa guardarci negli occhi quando stiamo seduti in cucina e ci prendiamo la testa tra le mani perchè troppo stanchi per pensare, che ci sa abbracciare forte in quelle notti oscure che a volte ci prendono e non sappiamo perchè…
E' un Dio strano quello in cui crediamo? Non so, ma sono sicuro che questo Dio è davvero un impiccione professionista… così quando siamo frastornati e arrabbiati, e di lui non vogliamo proprio sentir parlare, lui ci parla ancora, ed ancora. Magari tramite l'amico che ci telefona per caso e infrange un silenzio assordante, o durante una cena tra amici che sa toglierci ogni ombra dal nostro animo…
Il nostro è un Dio delle piccole cose e dal grande cuore… Un Dio strano davvero visto che, nonostante tutto quello che gli combiniamo, non si è ancora stancato di noi… ed è lì ad ascoltare le nostre lamentele, le nostre speranze, le nostre paure e sono sicuro che continua sempre a fare un tifo per noi… Come lo so? Non gli ho parlato certamente, ma a volte la vita è così curiosa. Quante volte in una strada che sembrava interrotta, improvvisamente, una svolta e… oplà si ricomincia! E non capiamo il perchè…. forse perchè è Lui che ci spinge avanti… chissà…
Credo che sarà questo il Dio che invocheremo durante le tante veglie che punteggeranno le nostre comunità cristiane il 4 aprile 2008, giorno più giorno meno, e che che ci chiederà di poter entrare ancora una volta nelle nostre vite…
Lo ascolteranno? Non so. L'importante è che noi sapremo sentirlo vicino. Nostro compagno di cammino di quel lungo e accidentato viaggio che è la vita di ognuno di noi.