Nel mese del Pride negli Stati Uniti tante iniziative cattoliche per sostenere l’orgoglio e la speranza
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 30 giugno 2020, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Questo giugno (2020) il Pride ha visto negli Stati uniti molto attivi i cattolici, compresi nei momenti virtuali di preghiera e nei video di auguri. Il post di oggi sottolinea altri eventi e iniziative di questo mese ormai concluso.
1) Le Suore della Misericordia hanno ospitato un blog di riflessioni, Pride with Mercy (La fierezza con la misericordia) come parte dell’impegno comunitario al dialogo su identità di genere e orientamento sessuale. I post sono in inglese e in spagnolo. In una delle riflessioni suor Betsy Linehan, coinvolta nel gruppo di lavoro delle Suore della Misericordia su temi LGBTQ, e parte del comitato consultivo di New Ways Ministry, scrive che la sua defunta madre avrebbe marciato al Pride. Notando la propensione della madre per le cause sociali, come la lotta per l’uguaglianza razziale e le proteste contro la guerra del Vietnam, Linehan conclude:
“È una mia convinzione indiretta che avrebbe marciato al Pride con noi e Danny [suo nipote]. Una prova più diretta è la sua risposta quando sapemmo che un parente acquisito, divorziato di recente, era gay e stava morendo di AIDS. Dandomi questa notizia al telefono, rifletteva: ‘Dev’essere stato così solo’ e lei e mio padre gli mandarono un cesto di frutta con un biglietto affettuoso”.
2) Per il terzo anno, nella parrocchia di Nostra Signora della Grazia e San Giuseppe a Hoboken (New Jersey, USA) c’è stata una messa per il Pride dal tema “I cuori che cambiano”. Il parroco, padre Alexander Santora, ha riflettuto (sul sito NJ.com) sul Pride, la pastorale LGBTQ, e “Che differenza fanno trent’anni!”.
3) Il responsabili del centro di spiritualità LGBTQ del santuario di Sant’Antonio a Boston, Massachusetts, padre Joe Quinn, OFM, fra Paul Bourque, OFM, e Fred Brown, hanno pubblicato un messaggio per il Pride. Eccone un estratto:
“Siate orgogliosi. Siate orgogliosi di essere gay. Ecco una bellissima citazione su cui riflettere: ‘Penso che essere gay sia una benedizione, e qualcosa per cui essere grati tutti i giorni della mia vita’.
“Un’altra, provocatoria, citazione è quella dell’ex presidente Barack Obama, che ci ricorda: ‘Quando tutti gli Americani saranno trattati in modo uguale, a prescindere da chi siano o chi amino, noi tutti saremo più liberi. Nessuno, in America, dovrebbe aver paura di camminare per la strada mano nella mano con chi ama”.
I responsabili del santuario hanno anche sfidato i lettori:
“Come cattolici, siamo chiamati a riflettere sulle nostre vite e ad accorgerci di ogni traccia di omofobia che blocca il nostro spirito e la nostra felicità. Dobbiamo tenere accesa la fiamma dell’amore nei nostri cuori per sentire l’amore in quelli degli altri”.
4) Il Global Network of Rainbow Catholics (GNRC) ha fatto una dichiarazione per il Pride, scrivendo, tra l’altro:
“Sappiamo quanto sia difficile il lockdown per il COVID-19 per molti membri delle nostre (del GNRC) famiglie. Alcune delle difficoltà – isolamento e rifiuto da parte della famiglia, della comunità e della Chiesa – saranno difficili da sopportare. Ma come gruppo siamo resilienti, sia individualmente che collettivamente. Mostriamo i nostri colori e festeggiamo come solo noi sappiamo fare. Il lockdown non può cancellare, e non cancellerà, la gioia di essere chi siamo”.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: As Pride Month Concludes, Catholic Offer More Messages of Hope