Cari giovani LGBT come madre vi dico: “siete bellissimi”
Riflessioni di Susan Cottrell* pubblicate sul suo blog FreedHearts (Stati Uniti) il 10 dicembre 2019, liberamente tradotte da Chiara Benelli
Vi scrivo questa lettera perché so (sia in quanto mamma di cinque figli, sia in quanto essere umano) che potremmo essere tutti un po’ più teneramente materni.
Voi, cari miei, siete bellissimi, lo vedo già da qui! Amorevoli e gentili, non state facendo altro che cercare il meglio per voi stessi e per gli altri in questo mondo. So che per voi queste cose sono reali. Chi oserebbe chiedere più di questo?! Dio vi ha progettati a sua immagine e somiglianza, così, esattamente come siete.
Dio vi ha forgiati con la stessa essenza divina, vi ha costruiti con il suo medesimo DNA; non è meraviglioso? Cos’altro c’è bisogno di sapere oltre a questo? Miei cari, ho il presentimento che stiate combattendo per la vostra integrità ormai da molto tempo, sentendovi anche molto soli. Avete cercato di sentirvi completi e anche di rendere felice chi è importante per voi (lo si fa per sopravvivere, si sa), ma potrebbe anche non essere andata così.
A volte i genitori non sono contenti di come sono i loro figli, ma la causa sta solo nella confusione che hanno in testa; i genitori si lasciano spesso condizionare nel voler plasmare i figli in quello che secondo loro i figli dovrebbero essere, in quell’immagine “perfetta” che è stata loro inculcata dalla società e anche dalla Chiesa. E a tal proposito, continuano a costringere i figli dentro una scatola prefabbricata, ma voi non ci state dentro una scatola: è minuscola e piena di spigoli, voi siete troppo grandi e preziosi per entrarci.
Il problema non siete affatto voi, il problema è la scatola stessa; per la precisione, il problema sta nel volervi costringere in una scatola che non è adatta a voi.
Ecco un piccolo consiglio utile per la vita in generale: prendetevi solo le parole incoraggianti tra quelle che vi vengono dette, e scartate invece quelle scoraggianti. Perché? Perché siamo tenuti a incoraggiarci a vicenda, e non a scoraggiarci! Perché le parole incoraggianti sono vere; perché le parole incoraggianti fanno bene; perché le parole incoraggianti vi faranno sentire bene e tireranno fuori il meglio di voi.
E ben venga che ripensiate a tutte le cose belle sentite su di voi (vale anche quella volta in cui, in quinta elementare, i compagni si complimentarono con voi per i bei capelli). Fate una lista delle qualità che siete certi di avere (sono bravo/a coi cani, faccio un uovo strapazzato niente male, o qualsiasi altra cosa!). E poi esponete la lista in un posto che vi consente di leggerla spesso.
Dal profondo del mio cuore di madre, vi invito a essere voi stessi, avete il mio permesso! Potete diventare voi stessi senza il minimo rimpianto, potete godervi la vita così come sapete di essere, perché siete persone fantastiche, a dir poco stupende! E potete abbracciare i/le voi stessi in cui continuate a trasformarvi, perché alla fine, non è meraviglioso correre sempre in direzione della versione migliore di noi stessi?
Voi siete persone integre e sacre, cari miei! È sempre stato così, e sempre lo sarà.
Quando vi viene il dubbio che non sia proprio così (viene a tutti ogni tanto), fatemi questo favore: andate a guardarvi allo specchio, sorridete a quel dolce riflesso, dategli un bacio, perché no (va bene, lo farò anch’io, magari vi farà sentire meglio). Prendete la lista di prima, quella delle vostre qualità, e ripetetele a voi stessi ogni santo giorno! Mentre sorridete a quel dolce riflesso, ricordatevi che SIETE VOI STESSI: meravigliosi, sorprendenti, gentili, amorevoli… Siete adatti, siete degni, siete stati progettati alla perfezione: riesco a vedere in voi l’immagine stessa di Dio.
C’è talmente tanta bellezza in voi…più riuscite a essere voi stessi, e più si farà visibile.
Vi voglio un mondo di bene, dal profondo del mio cuore di mamma, Susan
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di trent’anni e hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).
Testo originale: Beloved, Arise! You don’t fit in a box. You are more glorious than that!