Liberiamoci dell’omofobia e riscopriamo i doni delle persone omosessuali
Testo di Matthew Fox* tratto da The Hidden Spirituality of Men: Ten Metaphors to Awaken the Sacred Masculine, New World Library, 2008, liberamente tradotto da Marta
Trovo piuttosto sbalorditivo che la natura si impegni così tanto nel campo della diversità sessuale e dell’omosessualità. Alcuni studi hanno dimostrato che circa l’8-10% di qualsiasi popolazione umana è gay o lesbica, e la maggior parte di queste persone ha genitori eterosessuali. Quante sono le probabilità che questo accada casualmente?
Perché la natura si ostina a proporre l’omosessualità come diversità sessuale comune e ricorrente? Ci deve essere una ragione, o più d’una. La mia unica congettura è che gli omosessuali offrano all’umanità alcuni doni fondamentali che la società sarebbe folle a rifiutare. Ecco una lista di quattro di questi doni:
Il dono della creatività. Nessuno può dare un’occhiata al contributo apportato dagli omosessuali senza rimanere colpito dall’enorme ricchezza di creatività che gli individui e le comunità gay forniscono alla società. Questa creatività è evidente nelle arti così come nelle scienze, e si estende fino ad includere la pratica sessuale stessa.
Un punto di vista flessibile sulla questione del genere crea un ponte tra gli uomini e le donne. Gli eterosessuali, in particolare, rischiano di rimanere bloccati nei ruoli di genere creati dalla società, e gli omosessuali ricordano a tutti come la sessualità viva nel regno della metafora, e non in quello del senso letterale.
Quando il ruolo sessuale di qualcuno non viene determinato dalle parti del suo corpo, la vita, l’immaginazione e la passione si risvegliano. David Deida osserva come “la comunità gay e lesbica sia lucidamente conscia di quanto la polarità sessuale non dipenda dal genere.
Ma una pratica appassionata della sessualità, per mantenersi in una relazione, ha comunque bisogno di due polarità: maschile e femminile, superiore e inferiore, butch e femme – in qualsiasi modo si voglia chiamare questi reciproci poli dell’esperienza sessuale.”
Gay e lesbiche hanno molto da insegnare al mondo etero per quanto riguarda la sessualità e il rinnovamento della passione nelle relazioni.
Humour. Per definizione, un gioco di ruolo non prende le cose letteralmente. Considerare il genere un “ruolo” ci porta oltre l’ego, e crea all’interno della pratica sessuale uno spazio appositamente fatto per il divertimento e l’umorismo.
Molto spesso la sessualità viene caricata di sentimenti di vergogna, colpa, paura o auto-consapevolezza, divenendo così un argomento troppo serio.
Ma una sana spiritualità è inconsapevole di sé (come ha puntualizzato Eckhart), e altrettanto lo è una sana sessualità. Sì, la sessualità può portare ai figli, e l’Amante può diventare Padre (o il Genitore), e questa è una questione seria, che comporta responsabilità serie.
Ma la sessualità vera e propria è processo, oltre che procreazione, e l’Amante fa molto di più che creare bambini. Il sesso può essere divertente, buffo, spiritoso e ricco di risate. Secondo un detto inuit, “fare l’amore è far ridere”.
All’interno delle comunità omosessuali e transessuali, la sessualità e i ruoli di genere sono fonti di gioco e divertimento. Questo è un insegnamento molto importante. Non prendete letteralmente le questioni che riguardano la sessualità e il genere. Sono cose troppo importanti e troppo divertenti per un approccio così letterale.
Spiritualità. In molte culture è presente una lunga tradizione di leader religiosi omosessuali. Molti anni fa una nativa americana mi prese da parte e mi disse che, presso i Nativi d’America, è risaputo come i gay siano sempre stati i direttori spirituali dei loro grandi capi.
Gli omosessuali, pare, non solo mettono in contatto il mondo maschile e quello femminile, ma anche il mondo umano e il mondo spirituale. Una società omofoba si priva d’una spiritualità più profonda. Quella stessa donna (che era anche una sorella cattolica) mi disse: “Quando organizzo un ritiro spirituale con persone gay, si tratta sempre di un’esperienza più profonda rispetto a quando lo organizzo per una folla mista e prevalentemente eterosessuale”.
…per tutte queste ragioni, sono convinto che senza liberazione dall’omofobia non ci possa essere un’autentica spiritualità maschile. Di fronte ad una società frequentemente omofoba, ci vuole un guerriero spirituale per riuscire ad esorcizzarla.
Ma ogni uomo deve rifiutare di nascondersi, e deve osare combattere per i propri fratelli e le proprie sorelle omosessuali, zii e zie, padri e madri, figli e nipoti e colleghi.
Il movimento di liberazione gay è il movimento di tutti, proprio come ci ha insegnato Martin Luther King, quando ha detto che l’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque.
Nel campo della sessualità, quale, tra questi quattro aspetti, un uomo eterosessuale non è interessato ad approfondire?: creatività, flessibilità nei ruoli, humour, spiritualità? Eros desidera tutto questo per noi.
Per gli uomini eterosessuali, superare l’omofobia non solo è un modo per rendersi migliori amanti, ma anche per diventare guaritori spirituali e culturali.
Superare l’omofobia è un dono per tutti, dal momento che aiuta anche a curare la vergogna, l’abuso e la marginalizzazione di cui molti uomini omosessuali hanno avuto esperienza, sia da ragazzi che da uomini.
La dissoluzione dell’omofobia comporta la liberazione di uomini e donne gay, e può sanare le differenze generazionali.
Non importa cosa possano aver creduto i nostri genitori e i nostri nonni, noi siamo i genitori e i nonni delle prossime generazioni, nelle quali quasi una persona su 10 sarà gay. Guarire la nostra omofobia aiuta a guarire loro, prima ancora che arrivino.
Recentemente un articolo di giornale ha riportato le dichiarazioni di un uomo eterosessuale, il quale si era sentito dire, da una donna molto attraente, “Pensavo tu fossi gay”. L’uomo ha replicato, “Ero lusingato. Gli uomini gay, di regola, sono più brillanti, sono più in forma, e sono più vivi degli uomini eterosessuali di mia conoscenza”.
Nel corso degli anni alcune donne che conosco mi hanno detto d’essersi più volte innamorate di uomini gay (non sapendo che lo erano) perché questi le capivano molto meglio e manifestavano un interesse più attraente per la vita e le arti, e per il loro corpo.
Come provano queste storie, una spiritualità e una mascolinità sane e attraenti hanno a che fare con qualcosa di più d’una preferenza sessuale, o d’una identità di genere, e questa è una cosa che gli uomini eterosessuali possono imparare dagli omosessuali.
* Matthew Fox, sostiene il sacerdote cattolico Thomas Berry, “con buone probabilità potrebbe essere il maestro religioso-spirituale più creativo e completo, sicuramente il più stimolante del nostro tempo”.
Il testo sopra riportato è tratto dal libro “The Hidden Spirituality of Men” in cui Fox discute della stima da tributare all’omosessualità e dell’opportunità d’ imparare qualcosa dai suoi doni.
Testo originale: The gifts of homosexuality