L’importanza di una buona madre per una persona lesbica, gay o trans
Riflessioni di Maria del Mar Toranzo pubblicate sul blog “La Transición de una Española Transexual” (Spagna) il 5 febbraio 2015, liberamente tradotte da Alice Gavazza
“La madre è l’angelo custode di tutti e di ogni suo figlio”. Nostra madre è senza ombra di dubbio, l’essere più importante della nostra vita. La mamma è stata colei che si è presa cura di noi tutti i giorni; di darci da mangiare, di svegliarsi durante la notte per accudirci e consolarci. Nostra madre è stato il nostro primo esempio d’ amore. Da lei dipende la nostra futura salute psichica. Ogni buona mamma ha con il proprio figlio un vincolo e una relazione che va ben oltre tutto il resto, che è inspiegabile oltrepassando la razionalità.
“Dietro la crescita di un figlio c’è sempre l’opera di una buona madre”. La sola presenza della madre basta perché il piccolo si calmi. È colei che rassicura il bimbo che non c’è niente di cui preoccuparsi: la mamma sarà sempre qui. Sia per le femmine che per i maschi omosessuali e i transessuali femmine la mamma sarà un modello da imitare. Per questa ragione è normale che alcuni bambini usino le scarpe della mamma per giocare, indossino le sue collane e giochino con le sue bambole…
“Ciascun buona madre avanza ragioni per litigare per suo figlio e le avanza amore per amarlo, per quanto grandi o incomprensibili siano i suoi difetti, le sue imperfezioni e le sue difficoltà…”. Per me, una madre non è solo quella che partorisce, madre è colei che crea, che accudisce, che protegge e che si preoccupa che i suoi figli abbiano la miglior educazione possibile basata sulla tolleranza e sul rispetto verso gli altri. Il lavoro di una madre non è mai sufficientemente apprezzato.
Non esistono i giorni festivi, né l’assenza per malattia; nessuna scusa è valida, non esistono giustificazioni…I bambini non possono aspettare, né pagare perché la mamma ha passato una brutta notte, né per la sua disperazione…perché è sua responsabilità e dipendono tutte da lei. Quando si è madre tutte le proprie necessità passano in secondo piano dietro quelle del proprio figlio. I casi più traumatici e dolorosi che ho conosciuto di ragazzi e giovani omosessuali, lesbiche e transessuali, sono di coloro che sono stati maltrattati, rifiutati e cacciate dalle proprie case dai loro genitori, i quali anteponevano una religione mal interpretata, o un’educazione basata su mentalità antiche, al buonsenso e alla felicità dei propri figli.
“Le madri non evitano le difficoltà della vita ai propri figli, insegnano loro a superarle.” Per questo motivo ammiro le buone madri come la mia: Emilia Toranzo, o come Africa Pastor o come Lorena, come tutte le madri delle associazioni LGBT tra cui Chrysallis (Chrysalis.org.es) o della Fondazione Daniela (www.fundaciondaniela.org) o le tante donne che lottano per una società migliore per i propri figli e per i bambini in generale.
Una madre è capace di dare tutto senza ricevere niente,
di amare con tutto il suo cuore senza aspettarsi nulla in cambio.
Una madre continua ad avere fiducia nei propri figli quando tutti gli altri l’hanno persa.
Grazie di essere la mia madre.
“Le mani di mia madre, mani tenere, dolci e protettrici che mi hanno riparato da ogni ostacolo…”. Mi sono sempre chiesto perché fanno fare tante prove alla gente per guidare una macchina, così tante che alcune persone (nel mio paese almeno) rinunciano a prendere la patente di guida, dopo aver speso dei gran soldi a causa del prezzo delle tasse, dei test di teoria, della pratica di guida, degli esami ecc. Ciò nonostante, chiunque può avere un figlio, senza avere vocazione materna, senza desiderarlo, senza alcuna preparazione…
La società non si rende conto di quanto possa diventare pericoloso un bambino che cresce nell’intolleranza, nella violenza; un bambino che non ha ricevuto affetto, a cui rubano l’infanzia e impara solo dalle persone che devono proteggerlo, l’ingiustizia, l’abuso, l’intransigenza? Credo che un bambino che si sviluppa in un ambiente tanto ostile e avverso possa a sua volta causare a sé stesso e a chi lo circonda un danno maggiore di quello che provocherebbe un conducente ubriaco o sotto l’effetto di qualche stupefacente anche senza saper guidare.
Un conducente temerario potrebbe arrivare a casa sano e salvo una o più volte, però un bambino con un’infanzia terribile fatta di sofferenza, si porterà sempre con sé gli effetti del maltrattamento e del suo tormento, sarà come una bomba pronta ad esplodere in ogni momento.
Credo fermamente che ad alcune perone non le si dovrebbe permettere di avere figli senza che superino un minuzioso test di empatia, umanità, capacità di sacrificio… O capacità di amare.
“Fate attenzione a come educate i vostri figli perché saranno loro a decidere a casa vostra durante la vostra vecchiaia”. Molti bambini non sono in grado di dimenticare questo patimento, la pena, il dolore, l’angustia, il danno, il male, la tortura, la malattia, la mancanza d’affetto, l’ingiustizia che si trascinano come un peso per il resto della loro vita. Che cosa ci può essere di più triste per un bambino di un’infanzia di tormento o di un calvario di adolescenza.
“Per un bambino sua madre è un esempio e il suo unico Dio e ci sono solo due cose irrecuperabili in questo mondo, la perdita della vita e la perdita di una madre”. Mamma, se non mi avessi tenuto nel tuo grembo, se non mi avessi sempre ascoltato e sopportato, se non mi avessi dato affetto e protezione, se non ti fossi occupata di darmi buoni consigli… che ne sarebbe stato di me, mamma? Non mi lasciare mai! Sei il mio più grande tesoro.
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* Maria del Mar Toranzo è autrice del libro spagnolo “La Transición de una Española Transexual”, Edítalo Contigo; 2a edizione, 2015, 333 pagine
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Traduzione originale: Dedicado a todas las mamas. La importancia que tiene una buena madre