L’incontro con i genitori cattolici e i loro figli LGBT che mi ha fatto ritrovare il Padre
Testimonianza di Adriana di Venezia su Camminando s’apre Cammino, la tre giorni per cristiani LGBT, i loro genitori e gli operatori pastorali (Sestri Levante, 31 maggio-2 giugno 2019)
A Sestri Levante ho ritrovato la fede? Sono Adriana, Nei tre giorni trascorsi al ritiro di Sestri Levante ho provato delle emozioni molto forti che fatico a mettere in ordine. Era la prima volta che partecipavo ad un incontro di questo tipo, non immaginavo esistesse la realtà LGBT cattolica.
La mia storia è stata di allontanamento dalla Chiesa molti anni fa, poco dopo il coming out di mio figlio Francesco, (ora trentaseienne) con il cappellano della nostra comunità, il quale lo ha fatto sentire “sbagliato “ per questo suo orientamento omoaffettivo. Questo, aggiunto ad una società che giudicava pesantemente questi orientamenti, ha creato un disagio tale a Francesco che mi confidò che aveva pensato al suicidio.
Tutta la nostra famiglia era scioccata, ho fatto un tentativo di dialogo con il sacerdote, senza alcun risultato. È iniziata una profonda sofferenza che ancora oggi fatica ad andarsene.
Ci siamo sentiti abbandonati, emarginati e traditi per quella mancanza di accoglienza e ascolto in cui profondamente credevamo considerando che tutta la famiglia era attivamente impegnata a, qualche titolo, nella comunità parrocchiale.
Dentro di me ho iniziato a sentire rabbia contro questa Chiesa e ho deciso di uscire. Sono arrivata a questa tre giorni di Sestri Levante perché invitata dai nostri amici Grazia e Claudio che avevano partecipato a dei precedente incontri organizzati dalla Tenda di Gionata.
Ero dubbiosa se partecipare o non partecipare. Mi interrogavo e mi dicevo, cosa vado a fare li, io che sono arrabbiata con la Chiesa.
Ma …. provo ad andare?!?! Devo dirvi che questa esperienza mi ha cambiato profondamente.
Ho trovato quegli abbracci e quel calore che mi mancavano da tanto, troppo, tempo.
Un centinaio di persone tra figli e genitori. I momenti dei gruppi per raccontarci il cammino che ci aveva portato qui.
All’inizio ero un po’ tesa perché sentivo il peso e la fatica di quanto stavo andando ad esprimere. Quando poi ho ascoltato le vostre testimonianze il percorso che avete fatto, le difficoltà incontrate, e ho capito che erano anche le mie, ho sentito che non ero più sola.
Mi sono sentita all’interno di una grande famiglia dove potevo condividere liberamente, senza essere giudicata, la mia sofferta esperienza. Ho percepito che erano i nostri cuori che parlavano.
Il condividere le nostre esperienze e le nostre fatiche è una grande risorsa.
Ho sentito ACCOGLIENZA, AMORE, mi sono trovata tra AMICI.
Il mio cuore, inaridito da anni di deserto ha iniziato a percepire le positività di questo incontro.
Ognuno di voi camminava al mio fianco.
Ho percepito che DIO PADRE era al mio fianco attraverso di voi.
Ho capito che LUI MI VOLEVA QUI perché comprendessi, attraverso voi, che Lui non mi ha mai abbandonato.
Chi mi aveva abbandonato erano gli uomini che dicevano di parlare in nome suo.
Ora so che non devo attendere che siano gli altri ad accogliermi, ma sono io che devo lavorare per l’accoglienza inclusiva di tutti, perché tutti si sentano amati, perché ogni uomo è UNICO e sento che tutti siamo PREZIOSI agli occhi del PADRE.
Un grazie di cuore a voi tutti, figli e genitori che mi avete aiutato a camminare per ritrovare IL PADRE. Un grosso abbraccio.
Adriana