Lisa, le nozze gay e la costituzione. Lettera al presidente Napolitano
Articolo del 3 febbraio 2013 di Giuseppina La delfa pubblicato su Huffington Post Italia
Stamattina, mentre Lisa mi recitava le sue lezioni per domani, scoprii che in storia stava studiando le classi sociali. La lezione terminava con l’articolo 3 della costituzione dove si dice appunto che oggi in Italia tutti i cittadini sono uguali di fronte alle leggi. Feci notare a Lisa che da ieri questo articolo era un pò piu vero in Francia dove sono stati sufficienti 4 parole aggiunte al codice civile per rendere milioni di cittadini francesi un po più uguali di fronte alle leggi di quanto erano poco prima.
Quattro parole: “e di sesso diverso”, stavano per cambiare definitivamente la percezione della società francese di fronte all’omosessualità. Queste 4 piccole parole davano piena dignità e piena parità alle relazioni affettive e familiari che le persone omosessuali costruiscono. In quanto cittadine francesi (anche) ci sposeremo appena possibili in Francia allo scopo di dare sicurezza affettiva e patrimoniale ai nostri figli.
Ho spiegato a Lisa che questo bellissimo articolo della costituzione non era purtroppo vero poiché in Italia non tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Lei a questo punto ha voluto scrivere, sdegnata, al presidente per fare notare l’incongruenza tra la realtà e il testo.
“Caro presidente Napolitano, mi chiamo Lisa Marie e sono la figlia della presidente delle famiglie arcobaleno, un’associazione delle famiglie omogenitoriali, e ti scrivo questa lettera. Frequento la quarta elementare e oggi ho studiato storia, abbiamo imparato l’articolo 3 della costituzione italiana che dice che tutti i cittadini sono uguali qualunque sia la loro razza, religione, opinioni politiche, il sesso, condizioni personali e sociali e la lingua.
Questo articolo è molto bello ma Io ho notato che non è vero e chiedo a te, che sei il presidente dell’Italia, come mai le mie mamme che sono omosessuali, che hanno due figli, me e il mio fratellino Andrea, non possono sposarsi come tutti gli altri cittadini eterosessuali che lo possono fare senza problemi, prova che questo articolo è completamente falso e io sono estremamente delusa di questo paese che impedisce alle mie mamme di sposarsi.
Ma la cosa che mi ha colpita di più è che negli altri paesi si può fare come in Francia, in Belgio, in Spagna etc. Gentile presidente Napolitano se potete ancora, cambiate questa legge anche perché questa stupida legge fa odiare l’Italia a tante persone ma soprattutto è terribilmente ingiusta. Lisa Marie La Delfa Hoedts – quasi 10 anni.”
Io questa lettera la metterei in copia al parlamento, ai partiti politici, alla coalizione del centro sinistra, agli omofobi e ai reazionari e alla chiesa cattolica ; a questa ultima soprattutto per sapere se avrebbe il coraggio di dire a Lisa, in faccia, che le sue madri sono un abominio che portano la società al baratro e alla distruzione, che l’apocalisse è per domani solo perché chiedono a viso scoperto e allo Stato che il bellissimo articolo tre della costituzione italiana venga applicato.
I nostri amici Belgi godono di una legge per il matrimonio ugualitario dal 2003. Con il loro solito umorismo, a chi prevede le peggiori catastrofi per le nazioni dove c’è vera e totale uguaglianza delle persone di fronte alle leggi, hanno risposto “qui non è cambiato nulla: si continua a mangiare le cozze con le patatine fritte, come sempre”.