L’odio verso gay e trans diventa reato. La Legge il 30 giugno approda in Parlamento
Articolo di Maria Novella De Luca pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 28 giugno 2020, p.23
Il testo è pronto, sarà depositato martedì alla Camera, poi, dopo 25 anni di dibattiti, sei tentativi parlamentari, la tenace opposizione della Cei, la legge contro la omotransfobia, approderà finalmente in aula.
Un testo scarno, il cui relatore è Alessandro Zan del Pd, sintesi di cinque disegni di legge che ampliano l’attuale “legge Mancino” che già oggi punisce i reati di “odio” per ragioni razziali, etniche, religiose o legate alla nazionalità. Rischierà fino a 4 anni chi discrimina le persone Lgbt.
«In Parlamento c’è una maggioranza compatta decisa ad approvare la legge — spiega Alessandro Zan — con la consapevolezza che in Italia esiste un serio problema di razzismo verso omosessuali e transessuali. Ma la novità di questo testo è l’introduzione del reato di “misoginia”, ossia di odio contro le donne».
Se la legge verrà approvata, ai due articoli del codice penale, 64 bis e 64 ter, della legge Mancino, che puniscono, appunto, l’istigazione all’odio basata su discriminazioni di razza, etnia e religione, sarà aggiunto, come reato, la discriminazione basata su orientamento sessuale, identità di genere e violenza di genere.
Una legge contro cui lottano da anni non soltanto i movimenti Pro-life, ma anche i vescovi della Conferenza episcolpale, che parlano di “bavaglio” sulla possibilità di criticare forme di famiglia, sessualità e amore delle comunità Lgbt.
Rischio che però non esiste, spiega Zan. «Nella legge non viene in alcun modo punità la libertà di opinione, ma l’odio contro le persone omosessuali e transessuali. È di pochi giorni fa la notizia di una trans buttata giù dalle scale del suo palazzo e di una coppia gay presa a colpi di badile. Il razzismo omofobico esiste ed è giusto combatterlo».
Ma al di là delle sanzioni penali, l’approvazione della legge, ragiona Zan, «può contribuire a creare un cultura diversa verso il mondo Lgbt». Infondati i timori di chi parla di legge “liberticida”. Non sarà vietato dire, “l’unica famiglia è quella formata da padre e madre”, bandiera dei movimenti Pro-life.
Saranno vietate azioni che portano all’odio verso quelle famiglie. «Nella legge c’è un’ampia parte dedicata alla prevenzione — aggiunge Zan — dalla giornata contro l’omofobia alle case rifugio per giovani Lgbt cacciati dalle famiglie e perseguitati».
Le integrazioni del codice penale
– La legge Mancino: L’attuale “legge Mancino” punisce i reati di “odio” per ragioni razziali, etniche, religiose o legate alla nazionalità.
– I nuovi reati: Se la legge verrà approvata, ai due articoli del codice penale, 64 bis e 64 ter, viene introdotto come reato la iscriminazione basata su orientamento sessuale, identità di genere e violenza di genere.
– Le sanzioni: Il reato prevede una sanzione penale che arriva fino a quattro di anni di carcere per chi discrimina.