L’omofobia di un’applicazione per confessarsi con l’iPhone
Articolo tratto da dosmanzanas.com (Spagna) del 10 febbraio 2011, liberamente tradotto da Dino
L’omofobia di alcuni settori religiosi (in questo caso cattolici) non è esattamente una novità, ma lo è il suo modo di manifestarsi per mezzo delle nuove tecnologie.
“Confession: A Roman Catholic App” è una recente applicazione per l’iPhone che i creatori definiscono come un percorso a piccoli passi lungo i Dieci Comandamenti, per aiutare un esame di coscienza.
E a quanto sembra l’idea sarebbe stata accolta molto bene, dato che risulta essere una delle applicazioni più scaricate secondo iTunes, il negozio virtuale di Apple.
E il problema? Sta nel fatto che comprende la domanda “Ti sei reso colpevole di qualche tipo di attività omosessuale?”, tra le altre che sono anche offensive.
Per alcuni attivisti LGBT come quelli di Truth Wins Out, un gruppo che lotta contro l’omofobia dei fondamentalismi religiosi, si tratta di una “persecuzione virtuale che diffonde idee retrograde in una forma moderna.
I cattolici omosessuali non hanno bisogno di confessarsi, ma di fare coming out e di sfidare i dogmi omofobi.
La falsa idea che essere omosessuali è qualcosa di vergognoso è già costata troppe vite. Questa applicazione per iPhone favorisce e continua a mantenere questo concetto dannoso.”
L’omofobia e la motivazione religiosa di questa applicazione ricordano un’altra applicazione per iPhone, che invitava l’utilizzatore ad aderire alla Dichiarazione di Manhattan e che fu ritirata da Apple di fronte al diluvio di proteste.
Anche se va segnalata una differenza essenziale: in quel caso si trattava di un’applicazione che esortava a disobbedire a leggi civili favorevoli ai diritti di lesbiche, gay, bisex e trans.
Testo originale: La homofobia de una aplicación para confesar pecados con el iPhone