L’omosessualità, la Bibbia e il messaggio cristiano
Testo tratto da Bible Style Guide edito dalla The British and Foreign Bible Society, 2008, pp.18-19, liberamente tradotto da Alberto
La discussione attuale sul problema del’omosessualità e ciò che la Bibbia potrebbe dire al riguardo è un problema piuttosto delicato e che subito provoca reazioni contrapposte.
Per secoli, molti cristiani hanno insistito nel sostenere che la Bibbia disapprova l’omosessualità, citando vari passi biblici a sostegno di questa posizione (per esempio, Genesi 19,1-13; Levitico 18,22; lettera ai Romani 1,26-27; prima lettera ai Corinzi, 6,9; prima lettera a Timoteo 1,10). Tuttavia, recentemente, molti teologi hanno avuto un approccio diverso nei confronti del testo biblico.
Sostengono che nonostante i libri della Bibbia siano numerosi, i riferimenti alle relazioni tra persone dello stesso sesso sono contenuti solo nel piccolo numero dei versetti citati.
Secondo il loro parere, da una più attenta analisi, tali testi rivolgono una critica alla violenza omosessuale, alla prostituzione e alle orge gay – piuttosto che alle relazioni fondate sull’amore e la fedeltà delle relazioni tra persone dello stesso sesso.
Altri teologi preferiscono un altro punto di vista. Essi sostengono che anche se sono tradotti con maggiore attenzione, tali passi mantengono la critica verso il comportamento omosessuale in generale e non già verso specifiche manifestazioni di tale comportamento.
Secondo l’opinione di quest’ultimi, ogni reinterpretazione di tali versetti è guidata solo dal desiderio di sminuire la rilevanza di tali comportamenti piuttosto che di considerarli seriamente. Un problema che frequentemente viene associato a questo dibattito è l’interpretazione della legge mosaica relativa all’omosessualità, norma che si trova nel libro del Levitico.
Alcuni evidenziano l’illogicità nell’insistere su quel particolare aspetto della legge mosaica quando si trascurano altri elementi (come, ad esempio, la lapidazione di coloro che non osservano il Sabato, di coloro che mescolano fibre diverse negli abiti).
Altri sostengono che tutta la legge mosaica è stata o abolita o modificata da Gesù e che solo alcune norme (come, ad esempio, le pratiche occulte, l’onorare i genitori e l’omosessualità) sono state mantenute e che i cristiani devono osservare.
Ciononostante, ci sono pochissimi versetti che si riferiscono (o come alcuni sostengono che si riferiscano) all’argomento dell’omosessualità. Considerato che nella Bibbia ci sono almeno 31.000 versetti, alcuni sostengono che questo fatto rende il problema dell’omosessualità molto marginale nel messaggio biblico.
Il vero nodo della questione sta nel fatto che, giusto o sbagliato che sia, il problema dell’omosessualità è diventato la miccia per una discussione più ampia su come la Bibbia dovrebbe essere correttamente interpretata e compresa (ad esempio, quanto deve essere considerato il contesto culturale in cui è stata scritta, se interpretazioni revisioniste siano appropriate, ecc.).
Tuttavia, qualsiasi posizioni venga sostenuta sul problema, resta il fatto che la maggioranza dei cristiani concordano sul fatto che quando Gesù disse di “amare il prossimo come se stessi”, ciò implica anche amare coloro che si identificano come omosessuali (Marco 12,31).
Per approfondire: Bible Style Guide, The British and Foreign Bible Society, 2008 (File PDF)