L’orientamento sessuale e i giovani. Una guida per gli educatori
Tratto* da Just the fact about sexual orientation & youth: A premier for principals educators and school personnel documento edito dall’Associazione degli Psicologi Americani (APA), tradotto da Antonio A. e Innocenzo
Pubblichiamo la prima parte di questo interessante documento dell’associazione degli Psicologi americani (APA) rivolto a quanti lavorano con gli adolescenti (insegnanti, educatori, presidi) che cerca di fornire delle informazioni utili per comprendere le problematiche che influenzano la crescita dei giovani omosessuali e per combattere i motivi e le cause del disagio che spesso devono affrontare nell’ambiente scolastico.
La pubblicazione di questo articolo si è resa necessaria a causa dall’aggressiva diffusione della “Terapia riparativa” e della “ Fede trasformante”. La terapia riparativa è una psicoterapia che vuol eliminare i desideri sessuali verso le persone del proprio sesso, ed è detta “Fede trasformante” quando utilizza la religione per eliminare tali desideri.
Dalla metà degli anni ’80 alcune organizzazioni hanno investito risorse significative nella promozione della terapia riparativa e della fede trasformante, sia attraverso la stampa, sia con conferenze ad hoc, sia su giornali e canali televisivi.
Questo articolo fornisce delle informazioni elaborate da psicologi, da consulenti, psichiatri, esperti legali ed insegnanti che sono consapevoli dello sviluppo dell’orientamento sessuale nei giovani e sono volte a contrastare i danni della terapia riparativa.
Si spera che coloro che lavorano con gli adolescenti rivedranno le loro considerazioni attraverso le informazioni scientifiche gli saranno fornite e impareranno ad affrontare in modo appropriato i dibattiti sull’omosessualità, quando queste discussioni si verificheranno nelle scuole.
Lo sviluppo dell’orientamento sessuale
Lo sviluppo dell’orientamento sessuale è una componente dell’identità dell’individuo ed è formata da molte componenti, come la cultura, l’etnia, il genere e i caratteri della personalità.
L’orientamento sessuale è definito come l’orientamento emotivo, romantico, sessuale o un’attrazione affettiva che un individuo sente verso un altro individuo.
Orientamento che non è costante, in altre parole non si è esclusivamente omosessuali o eterosessuali ma si possono provare vari gradi di attrazione per entrambi i sessi che si sviluppano e consolidano con il tempo, infatti diverse persone realizzano in momenti diversi della loro vita che sono eterosessuali, gay lesbiche o bisessuali.
Invece il comportamento sessuale non è necessariamente equiparabile all’orientamento sessuale. Molti adolescenti, così come alcuni adulti, possono sentirsi omosessuali o bisessuali senza aver avuto nessuna esperienza sessuale. Mentre molti i giovani che hanno avuto esperienze sessuali con persone dello stesso sesso non per questo si reputano gay o bisessuali.
Ciò è particolarmente importante durante l’adolescenza, che va considerata come un periodo di sperimentazione, caratteristica propria di questa età di passaggio.
Gli adolescenti gay lesbiche e bisessuali seguono spesso un percorso di sviluppo mentale assai simile, ma abbastanza differente da quello seguito dagli adolescenti eterosessuali.
Infatti gli adolescenti omosessuali e bisessuali devono affrontare spesso pregiudizi, discriminazioni e subire i messaggi violenti provenienti dal mondo della scuola e dalla società.
Tali comportamenti ledono negativamente la loro salute psichica e la loro crescita. Questi studenti con più probabilità abbandoneranno l’istruzione scolastica a causa della paura o perché minacciati da altri studenti, a causa del bullismo nelle scuole. L’avanzamento della terapia riparativa e della fede trasformante, con molta probabilità, aumenterà il rischio di molestie, offese e paure.
Per queste regioni gli adolescenti gay, lesbiche e bisessuali fanno frequentemente esperienza dell’isolamento dagli altri o della paura di essere stigmatizzati, della mancanza di sostegno da parte di persone nella stessa condizione o da parte della loro famiglia.
Inoltre gli adolescenti omosessuali e bisessuali hanno poche possibilità di osservare esempi positivi negli adulti omosessuali, che a causa dei pregiudizi culturali sono i gran parte invisibili.
Questo isolamento e la mancanza di sostegno comporta tra gli adolescenti un alto tasso di disturbi emotivi, di tentati suicidi, di comportamenti sessuali a rischio e di uso di sostanze stupefacenti, rispetto agli studenti eterosessuali.
Ma una causa della loro paura di essere minacciati o feriti va anche ricercata nel fatto che gli adolescenti omosessuali sono meno propensi a chiedere aiuto.
Perciò è importante che l’ambiente in cui vivono sia aperto e accogliente, in modo da far si che essi si sentano a loro agio e giungano a condividere i loro pensieri ed i loro timori. Per creare un ambiente realmente accogliente il personale scolastico deve necessariamente comprendere la natura dello sviluppo dell’orientamento sessuale ed essere di sostegno allo sviluppo corretto dei giovani.
Il “Coming out” – letteralmente “venire fuori” – è il momento in cui le persone si riconoscono come gay, lesbiche e bisessuali e di conseguenza lo rivelano ad altri. Questa fase è differente per ogni ragazzo, e comunque la maggioranza dei ragazzi rivela agli altri il proprio orientamento sessuale nel seguente ordine:
– ad altri ragazzi gay, lesbiche e bisessuali;
– a persone eterosessuali a loro care;
– ai familiari a loro vicini;
– e finalmente ai genitori.
Molte persone si domandano perché gli adolescenti e gli adulti sentano il bisogno di “venir fuori” e di rivelare il loro orientamento sessuale agli altri.
E’ questa l’espressione di una normale tendenza umana a voler condividere informazioni personali su se stessi con gli altri persone che ci stanno vicine, per essere considerati ragazzi omosessuali o bisessuali. Infatti è normale per i ragazzi condividere con amici e famiglia la loro ultima infatuazione o su come trascorrono il fine settimana.
Questa stessa fase però è spesso abbastanza difficile per i ragazzi omosessuali e bisessuali perché esiste una forte e (ben fondata) paura di essere rifiutati dagli altri.
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