Love Tenderly. Ventitre suore lesbiche si raccontano
Articolo di Beth Mueller Stewart* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 30 aprile 2021, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Le discussioni sulla sessualità nella Chiesa non dovrebbero essere tabù, secondo padre Alexander Santora, un sacerdote del New Jersey (Stati Uniti). In risposta a Love Tenderly, una raccolta di storie di 23 suore lesbiche e queer che parlano della propria sessualità, padre Santora scrive che queste storie riflettono il momento corrente, e che le religiose “continuano, con il loro esempio, ad aprire nuovi orizzonti e a guidare la Chiesa”.
In febbraio padre Santora aveva spiegato, sulle pagine del [quotidiano] Jersey Journal, di non aver mai pensato all’orientamento sessuale delle religiose prima di aver letto Love Tenderly (pubblicato da New Ways Ministry) e il suo pionieristico predecessore, Lesbian Love, Breaking Silence, un’antologia, pubblicata nel 1985, che comprende quarantacinque storie di suore lesbiche. Dopo queste letture, padre Santora dice di essere cambiato.
“Dopo avere letto questi due libri pionieristici sulle suore lesbiche”, scrive nella sua rubrica, si è reso conto di aver “interiorizzato la vergogna di matrice storica per i sentimenti omosessuali”.
Quando fu pubblicato nel 1985, il libro diventò un caso internazionale, perché, come scrive padre Santora, “le parole ‘lesbica’ e ‘suora’ non erano mai state pronunciate prima in una frase, in modo così pubblico”.
Da allora, la sua vita e la sua formazione religiosa si sono notevolmente evolute: “Love Tenderly trasuda tolleranza e sensibilità, non solo delle suore che raccontano le storie, a volte dolorose, del loro coming out, ma anche di una maggiore accettazione da parte dei vertici della loro comunità”.
Padre Santora spiega che nel passato, le donne che entravano negli ordini religiosi cattolici erano incoraggiate ad essere amiche delle loro consorelle, ma a guardarsi dalle “amicizie particolari” (un termine in codice che indicava le relazioni lesbiche). Una religiosa di cui padre Santora parla con lo pseudonimo di “sorella Petra” gli ha detto che “non si è mai discusso di sesso” durante il noviziato. La formazione si concentrava piuttosto su come vivere il celibato con altre donne.
Quando qualcuna diventava intima di un’altra sorella, venivano additate e mandate da uno psicologo, o veniva loro chiesto di lasciare la comunità.
Secondo padre Santora, oggi il noviziato ha un respiro molto più “vasto ed aperto”. Suor Kathleen Tuite OP, una cinquantaseienne suora domenicana di Caldwell, ha partecipato ai programmi di “Giving Voice”, uno spazio di aiuto per le giovani suore di tutto il Paese. Questo gruppo ha dato vita ad una nuova comprensione della Chiesa, centrata sulla verità, la giustizia sociale e l’amore, che secondo suor Tuite permette alle suore lesbiche e queer di perseverare senza vergogna nel nubilato.
Lo scorso aprile [2021] padre Santora ha scritto un altro editoriale per il Jersey Journal, in cui descrive le reazioni al suo editoriale di febbraio. Molte reazioni sono state positive, ma una suora ha espresso la preoccupazione che l’editoriale apparisse in un giornale laico. Data la crisi dovuta agli abusi sessuali del clero, temeva che questo testo sulle suore lesbiche “peggiorasse la situazione agli occhi di molti fedeli”.
Altre sorelle la vedono diversamente. Una suora ha detto a padre Santora che i giornali laici possono raggiungere molte persone. La cugina del sacerdote, Marlene Cunningham, una laica con un’educazione cattolica ha commentato: “Voler lasciare questo discorso fuori dal dibattito pubblico è lo stesso tipo di pensiero che rende i laici sospettosi della Chiesa, facendo sì che la gente sospetta o creda a situazioni che non sono vere, o che sembrano peggiori di quello che sono in realtà”.
Suor Jeannine Gramick, co-fondatrice di New Ways Ministry e autrice della prefazione di Love Tenderly, ha così commentato l’articolo di febbraio di padre Santora: “[L’editoriale] spiega bene la differenza tra la percezione e l’accettazione delle donne lesbiche nella vita religiosa di oggi, a paragone di trentacinque anni fa, quando apparve il primo libro sulle suore lesbiche. I tempi sono cambiati, e così ha fatto la conoscenza della sessualità in molti settori della società statunitense”.
Anche se la vita e la formazione religiosa sono cambiate negli anni, Arlene Flaherty, suora domenicana, nota: “Direi che nella vita religiosa c’è ancora parecchio silenzio sulla sessualità”.
Padre Santora è d’accordo: “Suor Flaherty è andata al cuore del problema. ‘La sessualità’ dice ‘non importa di che tipo, viene sensazionalizzata. Metti insieme questa realtà con l’immagine datata che la gente ha delle suore, il tabù che circonda questo argomento, e il ‘dis-agio’ che molti religiosi e religiose continuano ad avere nelle discussioni delle congregazioni sulla sessualità, e si può capire perché è facile travisare e ingigantire quest’argomento’. Suor Flaherty considera anche la creazione di spazi di discussione e di riflessione, aperti e rispettosi, sulla sessualità umana, specialmente all’interno della comunità ecclesiastica, ‘un modo di vivere il vangelo della giustizia’”.
Padre Santora dice che, secondo suor Gramick, “un certo numero di congregazioni religiose sta pianificando programmi sulla sessualità, i temi LGBTQ, la diversità e l’intersezionalità dell’oppressione. Questo libro ha innescato una scintilla, ormai pronta a trasformarsi in una fiamma bruciante”.
* Beth Mueller Stewart è responsabile pastorale, teologa, educatrice, direttrice spirituale e coach. È originaria di St. Louis, nel Missouri; dopo la laurea in teologia conseguita all’Istituto Gesuita di Teologia dell’Università di Santa Clara, ha lavorato per molti anni come assistente spirituale nei licei della regione di San Francisco. Ama correre, sciare, nuotare, l’escursionismo e la scrittura; oggi vive con la sua famiglia a Denver, nel Colorado.
Testo originale: In Recent Book on Lesbian Nuns, Women Religious Continue to Break New Ground