L’unica cosa che fa piangere Dio è la nostra “scelta” di farci del male! (Lc 19,41-44)
Riflessioni bobliche di don Fabio
“Vorrei avere le ali invincibili di un’aquila per attraversare le catene montuose e gridare sulle città: ‘L’Amore non è amato!’ Com’è possibile che gli uomini possano amarsi se non amano l’Amore?” (Ignacio Larrañaga, in “Nostro fratello d’Assisi”)
“Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa…” (Lc 19,41-44)
La cosa più affascinante, dirompente, disarmante e più incompresa del nostro Dio è proprio la sua volontaria “impotenza” dinanzi alla nostra libertà! Proprio come farebbero un papà o una mamma che amano con tutto il cuore i loro figli e li lasciano liberi, così anche Dio, di fronte alla nostra libertà, alle nostre scelte, si ferma!
L’unica cosa che fa piangere Dio è la nostra “scelta”, più o meno libera (perdona loro perché non sanno quello che fanno), di farci del male!
Quando ci chiudiamo nell’indifferenza, nell’intolleranza, nella mancanza di rispetto della libertà degli altri; quando, a tutti i costi, vogliamo far prevalere la nostra volontà, il nostro pensiero, la nostra religione, la nostra verità, non facciamo altro che continuare ad alzare muri e aumentare le sofferenze che già affliggono la nostra vita.
Siamo chiamati ad essere costruttori di ponti, di dialogo, di confronto. Siamo chiamati ad essere “costruttori di pace”.
con affetto Fabio!