Ma il mio amico gay può innamorarsi di me?
Email inviataci da Caterina risponde Alessandra Bialetti*, Pedagogista Sociale e Consulente della coppia e della famiglia di Roma
Salve a tutti. Ho trovato il vostro sito perché non mi era mai capitato di essere in questa situazione. Ho sempre bramato avere per amico del cuore un ragazzo gay. Visto che con i ragazzi etero fare l’amicizia mi è molto difficile, perché sono attratti da me.
Il destino ha voluto di farmi incontrare questa magnifica persona che mi assomiglia tanto. Io sono una ragazza etero, ma per me non cambia nulla le nostre diverse sessualità. Io lo amo come la persona, ed è molto di più di quando c’è un secondo fine fra due persone etero. L’affinità emotiva e sentimentale tra noi è unica.
Lui è un gay dichiarato dalle medie, non è mai stato con delle ragazze e convive con il suo compagno da 11 anni. Ma quello che ci lega è un amore platonico veramente raro, siamo assuefatti l’uno dall’altra.
L’ultimamente mi sembra che voglia essere per me quello che non, una volta mi aveva detto che, a volte, gli dispiace di essere un gay. Ma io adoro la sua natura e non voglio che cambi perché lui con me deve essere se stesso.
Lui è un uomo molto affascinante, mi ammira e mi vede tutta bella. Abbiamo inventato una favola, ovvero che un giorno ci saremo baciati sul grattacielo di New York più alto, ed adesso lui la sta trasformando in realtà. Non ha mai baciato nessuna delle ragazze e ora dice che vorrebbe farlo solo con me.
Non ho mai desiderato nulla di più, ne parliamo spesso di questo e non vorrei costringerlo a fare quello che non vuole, od essere quello che non lo è.
Ditemi se avete una storia simile alla mia.
Avere un uomo che ti ama e continua dirtelo senza un secondo fine è meraviglioso, ma non vorrei mai rovinare la sua natura.
Grazie in anticipo per aver letto queste parole.
Caterina
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La risposta…
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Cara Caterina, grazie di aver condiviso questo tuo momento di incertezza e difficoltà con noi. Capisco quando dici di desiderare una persona gay come amico del cuore per il fatto che, in questo modo, non saresti cercata “solo per un’attrazione fisica”.
Ciò che affermi è un punto molto importante per te e la tua crescita come lo è, per ognuno, l’essere desiderati e cercati per come siamo, per il nostro essere persone e non semplicemente per l’aspetto fisico. Come sottolinei il fattore importante non è la sessualità delle persone ma ciò che esprimono, vivono, sentono, pensano e a come lo condividono con gli altri. Sotto questo punto di vista l’amicizia che provi soddisfa il bisogno profondo di viversi per ciò che si è, piuttosto per ciò che appare o che molti cercano nelle relazioni.
Vi siete incontrati su un piano di grande sintonia e affinità emotiva e questo vi ha reso molto vicini a prescindere dalle vostre diversità. Ora però dici che le cose pare stiano cambiando e lui voglia qualcosa di diverso.
Credo tu debba centrarti su ciò che senti nel profondo e che manifesti nel tuo scritto: non desideri nulla di più e non lo vuoi “costringere” a fare ciò che non vuole. Mi sembra tu sia abbastanza chiara con te stessa e con lui, ma allo stesso tempo forse ci può essere il timore che qualcosa cambi e si possa perdere il rapporto profondo e unico che avete.
Parli anche di “assuefazione” l’uno all’altra e questo può capitare quando due persone vivono una sintonia molto forte. Il termine che usi, però, potrebbe nascondere sia una piccola dipendenza difficile da staccare, sia una paura di entrambi di affrontare il tema della propria affettività (lui il suo rapporto di convivenza di 11 anni e tu il giusto rifiuto ad essere cercata solo per la tua bellezza).
Forse su questo potreste confrontarvi e darvi una mano a vicenda con tutta la comprensibile difficoltà che si prova nel guardarsi dentro e nel prendere atto di alcuni meccanismi che non aiutano a crescere.
Non ci sono consigli ma solo suggerimenti per te, ti invito a guardare ancora più profondamente in te stessa e a trovare quella chiarezza che vi serve per definire questa relazione. In questi casi, come in tutti i campi della vita, ciò che diventa prioritario è la ricerca e l’affermazione della verità anche a costo di correre il rischio di perdere qualcosa. Se tu senti di non volere nulla di più, se hai rispetto come più volte dici, della sua sessualità e della sua scelta affettiva, forse lo potresti aiutare ad essere chiaro con se stesso e a comprendere ciò che prova.
Sei tu, sembra, ad avere una visione più chiara delle cose e in questo caso stargli vicino potrebbe voler dire invitarlo ad un percorso di autenticità con se stesso.
Il “sogno” d New York è affascinante e risponde a quel bisogno di tenerezza e cura che ognuno porta dentro di sé, ma potrebbe alterare il vostro rapporto e renderlo qualcosa che tu non vuoi. Se tu sei certa, come sembra, di non provare nulla se non un forte sentimento di amicizia e affinità, allora sta a te stabilire i confini di ciò che ritieni giusto per te e per voi invitandolo, magari, ad una diversa riflessione su se stesso. Grazie ancora della tua apertura e di aver condiviso un pezzetto del tuo cammino di vita con noi. Un abbraccio sentito.
Alessandra
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* Alessandra Bialetti, vive e opera a Roma come Pedagogista Sociale e Consulente della coppia e della famiglia in vari progetti di diverse associazioni e realtà laiche e cattoliche.
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