Ma la Bibbia è veramente chiara sull’omosessualità?
Riflessioni bibliche del reverendo Jimmy Creech* pubblicate sul sito dell’associazione Human Rights Campaign (Stati Uniti), liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Domanda: Caro pastore Creech, cosa c’è alla base della posizione secondo la quale la Bibbia è chiara sul fatto che “l’omosessualità è proibita da Dio”? Conosco il Levitico, ma ci sono passaggi simili che si riferiscono alle donne? Come vede la posizione della Bibbia (o di Dio)? Cordiali saluti. Susan
Risposta: Cara Susan, alla base della pretesa secondo la quale la Bibbia afferma che “l’omosessualità è proibita da Dio” c’è uno studio semplicistico delle sue parole e un pregiudizio culturale. La Bibbia non dice niente sull’“omosessualità” come dimensione innata della personalità. Ai tempi della Scrittura non si sapeva ancora cosa fosse l’orientamento sessuale. Nella Bibbia ci sono riferimenti ai comportamenti sessuali e omosessuali, visti innegabilmente in modo negativo. Ma ciò che si condanna in questi passi sono la violenza, l’idolatria, lo sfruttamento legato al comportamento e non la natura omosessuale dello stesso. Sempre nella Bibbia ci sono riferimenti ai comportamenti sessuali degli eterosessuali, che sono condannati proprio per le stesse ragioni. Ma nessuno crede che siano condannati perché accadono tra un uomo e una donna.
In ebraico, in aramaico e in greco [antichi] non esiste una parola che si riferisca alla persona “omosessuale” o all’omosessualità. Queste due parole furono inventate alla fine del XIX secolo, quando gli psicanalisti iniziarono a scoprire e a capire che la sessualità era una parte essenziale della personalità umana, in tutte le sue sfumature. Di conseguenza, non si può pretendere che la Bibbia dica qualcosa al riguardo. Gli scrittori della Bibbia non ne avevano né la consapevolezza, né il linguaggio.
C’è solo un riferimento al sesso tra donne e si trova in Romani 1:26. Il suo contesto riguarda i Gentili che rifiutano il vero Dio per seguire falsi idoli, cioè l’idolatria. Il comportamento sessuale descritto è orgiastico, non quello di una mutua relazione d’amore, di cura e di impegno reciproco. Ciò che viene condannato è l’adorazione dei falsi dèi.
La sessualità è un meraviglioso dono di Dio. È più della semplice genitalità. È il modo in cui ci incarniamo ed esprimiamo noi stessi nel mondo. Ma non possiamo amare un’altra persona intimamente senza incarnare quell’amore, senza usare i nostri corpi per amare. E questo coinvolge la genitalità. L’atto sessuale ha lo scopo di dare e ricevere piacere con il nostro partner e ciò significa rendere più profonda e forte l’unione intima che già esiste. Questo può essere solo salutare ed è in armonia con la nostra identità e con l’identità di chi amiamo, essere onesti per quanto riguarda la nostra sessualità e il nostro orientamento.
Per quel che riguarda il matrimonio, è importante ricordare che la Bibbia è stata scritta in una cultura patriarcale, il che significa che gli uomini avevano il controllo e le donne erano loro sottomesse. Il matrimonio non era un’unione di eguali ma il possesso di una donna da parte di un uomo, che ne diventava il proprietario. Certamente l’amore tra l’uomo e la donna (o le donne) sarebbe potuto nascere, ma esso non era alla base del matrimonio. Di conseguenza, il concetto biblico del matrimonio oggi non è più attuale, infatti oggi non accettiamo più il matrimonio come transazione economica (la dote). Nel corso della storia il matrimonio si è evoluto. Oggi lo concepiamo come una relazione volontaria e spirituale, basata sull’amore, il rispetto e l’impegno. Quel che importa veramente è la qualità della relazione, non il sesso delle persone in essa coinvolte. Il matrimonio non viene sancito da una cerimonia religiosa o da un governo, viene sancito dalle due persone coinvolte, che si impegnano reciprocamente, ci sia o meno una cerimonia religiosa o civile a legalizzarlo.
Il matrimonio che le persone contraggono in privato è valido e reale e, come tale, deve essere onorato. Mi affretto ad aggiungere che non si deve intendere il matrimonio come condizione essenziale per due persone che hanno una relazione. Una relazione intima non sempre comporta un impegno nuziale. Il matrimonio è un impegno che dura tutta la vita e non tutti se la sentono, o possono, prendere questa decisione. Essere “single” in una relazione intima è una scelta da rispettare.
Come vedo la posizione di Dio sull’“omosessualità”? Credo che lesbiche, gay e bisessuali facciano parte della meravigliosa creazione di Dio, fatti per essere ciò che sono e amati alla follia da Dio. Credo che Dio non voglia che stiamo da soli ma che viviamo insieme. Credo anche che Dio si aspetti da noi sane relazioni d’amore che includano anche la genitalità. Certamente la Bibbia non lo dice. Ma non lo nega nemmeno. Credo che sia così non solo per l’enfasi della Scrittura sulla bontà della creazione di Dio e del valore supremo dell’amore, ma anche per la maggiore comprensione che abbiamo oggi della natura umana. Non credo che Dio voglia che viviamo nel piccolo mondo dell’antica cultura biblica, ma piuttosto nel mondo di Dio, che si evolve grazie alla scienza, alla ragione e all’esperienza.
Grazie per la tua domanda. Dio ti benedica!
Jimmy Creech
* Jimmy Creech è stato pastore nella Chiesa Metodista Unita per 30 anni e si è trovato al centro della controversia sulla benedizioni religiose delle coppie lesbiche e gay. È un collaboratore di Human Rights Campaign.
Testo originale: What the Bible says about homosexuality. What the Bible says about marriage.