Maria e Tonino. Due genitori cattolici ‘fuori dalle righe’
Interviste di Lidia Borghi, gruppo Bethel di Genova, 16 giugno 2011
Alessandro è il figlio ventitreenne di Maria e Tonino, due genitori ultrasessantenni che frequentano AGeDO Foggia, il gruppo pugliese di genitori ed amici di omosessuali fondato da Gabriele Scalfarotto, don Dino D’Aloia e don Michele De Paolis.
La sofferenza vissuta da questa famiglia di cattolici osservanti è stata tanta nel momento in cui Alessandro, ancor prima di prendere coscienza del suo orientamento sessuale “altro”, ha iniziato a provare dolore per la discriminazione cui lo sottoposero alcuni suoi coetanei.
«Quando ne è divenuto consapevole sia lui che noi abbiamo sentito il bisogno di farci aiutare da persone competenti», afferma Maria. A proposito dell’ostracismo che la chiesa cattolica riserva alle persone omosessuali, Maria e Tonino stanno provando una rabbia sorda dovuta al fatto che, secondo il Vaticano, la condizione di Alessandro è una perversione e, come tale, deve rappresentare una croce da portare per tutta una vita fatta di privazioni e solitudine.
Maria è una persona assai determinata. All’interno della sua testimonianza cita un testo di José M. Castillo, Fuori dalle righe, in cui è possibile leggere che la diversità è non solo un valore ma anche un diritto, soprattutto dal punto di vista giuridico.
Dalla lettura di questo testo Maria e Tonino hanno tratto grande forza, mentre continuano a confidare nel messaggio di Gesù che, con la Sua vita, ha insegnato loro che la chiave di tutto, nell’esistenza umana, è l’amore incondizionato per tutte le creature e conclude: «Lui non ha mai discriminato, allontanato e condannato nessuno.
Questa è la ragione che mi lega alla mia fede religiosa naturalmente con l’intento di lottare dall’interno affinché la chiesa possa allargare le sue braccia per accogliere senza giudicare e condannare. Amare un figlio che risponde a tutti i canoni stabiliti dalla nostra società è scontato, amare un figlio a prescindere è vero Amore!».