Matt Alber, gay e cristiano, “canto l’amore omosessuale”
Intervista a Matt Alber di Lin Orndorf tratta da outinasheville.com
Dopo il Festival di Sanremo 2009, con la straordinaria performance di Roberto Benigni, vi presentiamo l’artista americano Matt Albert, gay e cristiano, che ha recentemente pubblicato un album dal titolo Hide Nothing (Non nascondere nulla).
Leggiamo la sua storia nell’intervista in cui si racconta, parla della sua musica, di fede e omosessualità e scopriamo insieme il suggestivo video in cui canta l’amore omosessuale.
“Iniziai a cantare in chiesa e il mio canto piaceva. Cantavo in una chiesa sempre più affollata. Sembrava un concerto rock più che una messa. Tutto andava bene finchè seppero che ero gay… e mi invitarono ad andarmene” mi dice Matt Alber di una delle sue prime esperienze con la musica. Dopo essere stato estromesso dalla sua chiesa, Alber andò alla Truman State University di Kirksville (Missouri).
Fu là che iniziò ad ascoltare la musica classica e a prendere le prime vere e proprie lezioni di canto. Con pochi negozi attorno, Alber non aveva motivi di distrazione. Dedicava almeno 15 ore a settimana a fare prove. Quando faceva ancora parte del coro in chiesa, Alber sapeva che era gay ma “stavo ancora tentando di capire in che cosa consistesse essere gay… fu all’università che lo capii definitivamente…”. Su un sito internet, Alber spiega il processo di scoperta con maggiori dettagli. Spiega che l’università fu il luogo in cui imparò a farsi “domande importanti”.
Alber fu l’unico gay dichiarato fra le associazioni cristiane del campus e gli altri volevano escluderlo a tutti i costi. Ma Alber non rinunciava a intavolare confronti a tema biblico. Prima di essere escluso… acconsentii a confrontarmi con loro… con calma li guidai alla lettura dei versetti… le mie risposte avevano senso… mi voltarano le spalle, ma quest’esperienza mi rafforzò.” Spiega: “Dissi basta… Smisi di cantare musica cristiana”
Quando ho chiesto ad Alber che cosa influenzò la sua carriera e la sua musica, mi ha sorpreso rispondendo: “I direttori delle corali… più dei musicisti hanno avuto la più importante influenza su di me. Ho dedicato ‘Hide nothing’ a tutti i miei direttori”.
Anche se è stato ispirato dai suoi direttori, Alber ha apprezzato l’opera di altri musicisti. “Il primo CD che comprai fu il greatest hits di Elton John”. Oltre a Elton John, ricorda di aver ascoltato con piacere altri artisti come Def Leppard, Aerosmith, INXS, ma Elton John è stato il suo preferito. “C’era qualcosa di speciale nel modo in cui cantava e suonava il piano” diceva Alber di Elton John. “Le sue melodie mi hanno commosso…”.
Alber vive a Los Angeles da circa 3 anni. Attualmente vive con suo fratello più piccolo Bryce che è anche lui musicista e ha appena completato un album.
“Stiamo lavorando a un album insieme… lui è nove anni più piccolo così porta una prospettiva differente… noi ci mettiamo comodi e suoniamo… stiamo cercando un sound e stiamo pensando di fare un tour insieme.” mi ha detto Alber. Attualmente, stanno facendo alcuni concerti, ma non hanno ancora un calendario di date per un tour.
Alber mi ha anche detto che sta pianificando un concerto di beneficenza per il Los Angeles Youth Network, una associazione che fornisce assistenza e ospitalità a giovani gay e lesbiche che altrimenti vivrebbero sulla strada e molti dei quali sono stati sbattuti fuori di casa dalle famiglie. Matt Alber si sente vicino a questi giovani LGBTQ perché lui stesso fu sbattuto fuori di casa per essere gay.
Quando gli ho chiesto del suo rapporto con la famiglia, lui mi ha spiegato “E’ stata una strada impervia… ora siamo davvero riappacificati ma ci sono stati momenti difficili… I miei genitori hanno divorziato quando ero molto piccolo… mia mamma faceva parte di una chiesa estremamente conservatrice. Quando seppe che ero gay voleva farmi diventare etero in tutti i modi. Non mi accettò.”
Oltre a fare beneficenza per i giovani gay, Alber è stato anche coinvolto in Soulforce, una associazione che si propone di guarire l’omofobia e la bigotteria religiosa. Infatti, Matt prese parte al primo gruppo di Soulforce ed ebbe l’opportunità di incontrare il reverendo Jerry Falwell. “Una cosa è inveire con chi inveisce contro di te, tutt’altra cosa è instaurare un dialogo”.
Alber spera di esibirsi nelle università e di dialogare con gli studenti. “E’ davvero una grande opportunità stare con loro e raccontare loro che cosa voglia dire essere gay… All’università insegnano come laurearsi… oggi ho 33 anni e potrei dare loro alcuni consigli”.
Testo originale