Medio Oriente, Nord Africa e Turchia. Dove l’omosessualità fa spesso rima con la violenza dell’omofobia
Articolo di Dan Littauer (Turchia) tratto da Gaymiddleeast.com, 13 gennaio 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
La sessualità e l’omofobia della Turchia moderna, vengono portate alla ribalta in ZENNE Dancer, un nuovo film di Caner Alper e Mehmet Binay che ha debuttato oggi ad Istanbul.
Prendendo ispirazione dall’assassinio di Ahmet Yildiz avvenuto nel 2008, il film mostra la Turchia ad un crocevia tra le tendenze progressiste e quelle conservatrici.
Yildiz, un caro amico di entrambi i registi, i quali hanno pubblicamente dichiarato di essere una coppia omosessuale la sera stessa della prima, è stato ferito a morte dopo un’aggressione avvenuta mentre lasciava un bar nei pressi dello stretto del Bosforo.
La dimostrazione del Tribunale ha identificato come principale sospettato il padre dello stesso Yildiz.
Il 26enne era uno studente di fisica e aveva rappresentato il proprio paese in una riunione LGBT tenutasi a San Francisco nel 2007.
Il suo omicidio ha avuto una grande attenzione del pubblico, gli attivisti hanno marciato nel successivo Pride di Istanbul portando cartelli con le scritte ‘catturiamo l’assassino’ e ‘Ahmet Yildiz era un mio familiare’.
Il padre di Yildiz, ora latitante, deve ancora essere catturato dalla polizia. Questo è stato il primo omicidio in Turchia ad essere pubblicizzato come “delitto d’onore” a sfondo omosessuale, anche se è sicuro che altri delitti simili siano stati commessi prima di questo.
Recentemente ha avuto grande risalto anche un altro caso di omicidio di un transessuale, perpetrato da suo fratello.
Il “Delitto d’onore” definisce l’omicidio di un membro famigliare o di un gruppo sociale verso un proprio membro, causato dalla convinzione degli autori che la vittima ha portato disonore alla famiglia o alla comunità.
La pellicola e i due casi accaduti enfatizzano il fatto che i “Delitti d’onore” possono anche riguardare le lesbiche, gli omosessuali, i bisessuali e i transessuali.
La maggior parte dei rapporti si concentra su delitti d’onore accaduti a donne eterosessuali, ma di recente ci sono stati parecchi dibattiti che evidenziano che i principali bersagli sono le persone LGBT, soprattutto dopo l’emissione del rapporto UNHCR.
Il film solleva quindi la possibilità che la definizione e la documentazione dei cosiddetti “delitti d’onore” debba essere riveduta.
Le famiglie in Turchia vogliono proteggere la “reputazione” del loro nome e raramente questi crimini vengono segnalati alle autorità che chiudono un’occhio su di essi. Perciò, i casi vengono riportati come incidenti e quindi non vengono documentati e registrati.
Il governo Turco si sta gradualmente aprendo sulle questioni LGBT, sebbene i diritti LGBT non facciano ancora parte della legislazione Turca e ci sia ancor meno legislazione anti-discriminatoria.
Negli ultimi anni le organizzazioni dei diritti LGBT come KAOS GL, Lambda Istanbul, Pembe Hayat e altri hanno svolto un lavoro pionieristico, sia in termini di supporto comunitario che in campagne per i diritti LGBT, raggiungendo anche le regioni Orientali della Turchia, al di là della più liberale parte Occidentale del paese.
Queste organizzazioni hanno anche potuto lavorare con il governo turco ed ottere alcune vittorie legali.
Negli ultimi due decenni, in Turchia si sono sviluppate le comunità LGBT e si sono tenuti vibranti scenari omosessuali.
Il paese è divenuto anche un rifugio per il popolo LGBT di nazioni limitrofe, soprattutto da Iran e Iraq. Nonostante le difficoltà giuridiche e sociali, il paese si sta lentamente aprendo, ma molti problemi persistono come giustamente riportato dalla pellicola.
ZENNE Dancer racconta la storia di tre uomini: Can (Kerem Can) un danzatore di “Zenne”, la danza del ventre, apertamente omosessuale, Daniel (Giovanni Arvaneh) un fotografo di guerra tedesco e Ahmet (Erkan Arvaneh), un ragazzo della Turchia orientale in lotta con la sua repressiva famiglia conservatrice.
Il film è stato girato a Istanbul in Turchia e a Kabul in Afghanistan con un budget stimato di un milione di euro.
I riflettori sulla violenza causata da sesso e sessualità
In Medio Oriente e Nord Africa (MENA) la violenza causata da sesso e sessualità è purtroppo abbastanza diffusa. Le persone LGBT sono state particolarmente prese di mira in Iran e Iraq, dove si stima che oltre un migliaio di persone siano state uccise in questo modo negli ultimi 10 anni (secondo quanto riportato da Iraqi LGBT e IRQO).
Sfortunatamente ci sono leggi che prevedono pene ridotte per i “delitti d’onore” in tutta la zona MENA, compreso Iran, Iraq, Yemen, Arabia Saudita, UAE, Qatar, Kuwait, Siria, Giordania, Palestina, Israele, Egitto, Sudan, Algeria, Marocco e Mauritania.
In questi paesi l’omicidio per “l’onore” viene considerato come fattore attenuante e pertanto legalmente non viene considerato “omicidio colposo”portandolo ad una riduzione della pena. Così lo stato può dire che incoraggi questa pratica. Solo la Turchia e il Libano hanno abolito queste leggi.
Il 4 agosto 2011, il parlamento Libanese ha annullato l’articolo 562 del codice penale, che mitiga la condanna a persone che affermano di aver ucciso o ferito la moglie, la figlia o un altro parente per proteggere “l’onore” della famiglia.
Gli omosessuali del Medio Oriente sperano che altri paesi dell’area MENA seguano l’esempio del Libano e aboliscano le leggi che forniscono attenuanti per l’omicidio e la violemza nei confronti delle persone in base alla loro sessualità e/o al loro sesso.
Va notato che i cosiddetti “delitti d’onore” non sono un esclusiva dei paesi arabi/musulmani o praticati esclusivamente contro le donne, come documentato giustamente dal film.
La mancanza di una più ampia documentazione sulla violenza o sugli omicidi basata sulla sessualità è, come spiegato in precedenza, in larga misura causato dalle credenze culturali che alimentano questi atti.
Secondo un recente rapporto del Segretariato delle Nazioni Unite su questi crimini, la violenza e gli omicidi sono commessi in tutto il mondo e molte nazioni hanno tuttora leggi che prevedono pene ridotte a coloro che compiono questi atti.
NON ESISTE “ONORE” negli omicidi e nella violenza connessa al sesso e alla sessualità.
Testo originale: A gay film reveals Turkey at a crossroads