Mentre la curia di Milano dice NO alla Veglia per le vittime dell’omofobia, in tante altre chiese cattoliche ed evangeliche si veglierà a porte aperte
Riflessioni dei volontari del Progetto Gionata, 11 maggio 2012
Anche quest’anno per il sesto anno consecutivo, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, che ricorre il 17 maggio, centinaia di persone veglieranno in preghiera in numerose città italiane e spagnole, da Palermo a Padova, da Malaga a Madrid.
Per due settimane, dal 13 al 30 maggio, in 22 veglie si farà memoria delle migliaia di persone vittime dell’omofobia e della transfobia che in moltissimi paesi del mondo sono uccise, violate, incarcerate, costrette al silenzio o al suicidio.
Per il 2012 le veglie di preghiera per le vittime dell’omofobia saranno accomunate dal versetto della Prima Lettera di Giovanni: “Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre” (1Gv 2,9)”, che vuol essere un invito ad andare oltre il “grido di dolore” e a pregare anche per “le tante persone che sono talmente accecate dall’odio verso gli omosessuali da diventare incapaci di vedere la luce che è Dio” perché “Noi non possiamo essere liberi fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle saranno schiavi di un razzismo senza fondamento”.
Con grande sconcerto dobbiamo registrare che quest’anno la Curia vescovile di Milano, per la prima volta nella sua storia, ha detto NO alla richiesta dei Gruppi di cristiani milanesi di poter vegliare in una chiesa cattolica milanese, come invece avveniva ogni anno dal 2009.
Scrive Gianni Geraci, portavoce del gruppo di credenti milanesi il Guado che: “Mai avrei pensato, quest’anno, di dover fare i conti con un No. E invece il No è arrivato.
Naturalmente non veniva contestata la bontà delle scelte fatte negli anni precedenti: nessuna delle veglie che si erano susseguite dal 2007 al 2011, aveva mai creato il minimo imbarazzo nelle comunità che le avevano ospitate.
Il motivo del No era legato all’imminenza della Giornata mondiale della famiglie che si svolgerà a Milano tra il 30 maggio e il 3 giugno e al contemporaneo arrivo di Benedetto XVI a Milano.
Ancora adesso mi chiedo come la nostra piccola veglia avrebbe potuto rovinare la grande kermesse in programma per fine maggio, …
E così, mentre la comunità valdese di Milano si ritroverà il 13 maggio per celebrare il consueto culto domenicale dedicato all’omofobia, noi cattolici ci troveremo letteralmente per strada, non avendo trovato posto in una delle tantissime chiese cattoliche che ci sono in città. Che fare?”.
Da qui la decisione del Guado che è stata quella di organizzare ugualmente la veglia il 22 Maggio nell’unico spazio che gli omosessuali credenti milanesi gestiscono direttamente: la sede del Guado di Via Soperga 36.
Continua il Geraci, la “nostra debolezza, il nostro isolamento, la nostra povertà ci avvicineranno a Gesù che prega da solo nell’Orto degli Ulivi, molto di più delle grandi kermesse che si svolgeranno a Milano nei giorni successivi e che, con la prepotenza di chi vuole tutto, hanno cacciato le nostre piccole veglie dai templi cattolici”.
Invece a Palermo, dove lo scorso anno l’arcivescovo palermitano vietò la celebrazione della veglia per le vittime dell’omofobia in una parrocchia suscitando numerose polemiche, la Curia palermitana ha acconsentito all’iniziativa di preghiera che sarà celebrata il 17 maggio, giornata internazionale di contro l’omofobia, nella Parrocchia di S. Gabriele Arcangelo e sarà organizzata dal gruppo palermitano di cristiani omosessuali Ali d’Aquila in collaborazione con la Comunità di San Francesco Saverio, la Parrocchia di San Gabriele Arcangelo, la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, i Laici Comboniani, Chiesa Luterana di Palermo, Chiesa Valdese di via Spezio di Palermo, Chiesa Valdese di Trapani e Marsala.
Molto bello il video girato dai ragazzi di Palermo che parla del significato cristiano della veglia recentemente pubblicato su You Tube.
Anche Firenze, dove nel 2007 nacque l’iniziativa delle veglie, la veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia sarà ospitata il 16 maggio nella parrocchia fiorentina della Madonna della Tosse e sarà organizzata dai cristiani omosessuali del gruppo Kairos in collaborazione con numerose comunità cristiane fiorentine e a cui parteciperanno ufficialmente anche i gruppi locali degli scout aderenti al CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani), l’altra grande associazione scoutistica italiana.
Altre veglie di preghiere, organizzate dai gruppi di cristiani omosessuali avranno luogo in chiese cattoliche a Padova nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, a Catania nella Parrocchia del SS. Crocifisso della Buona Morte in Piazza Falcone, in una parrocchia di Cremona organizzata da Le Querce di Mambre, il gruppo per la pastorale delle persone omosessuali della Diocesi Cremonese, mentre a BARCELLONA (in Spagna) il locale gruppo di cristiani omosessuali veglierà presso il Santuario cattolico de la Mare de Déu de l’Ajuda.
Mentre tante comunità valdesi, battiste, metodiste, luterane e veterocattoliche di diverse città italiane, domenica 13 e 20 maggio, faranno memoria del peccato dell’omofobia nei loro culti domenicali.
Per finire segnaliamo che a Roma il 12 maggio alle 16, su iniziativa del gruppo romano “Nuova Proposta, donne e uomini omosessuali e transessuali cristiani”, avrà luogo la conferenza sul tema “Omofobia e transfobia: osserviamole da vicino” in Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.
Le veglie ed i culti in memoria delle vittime dell’omofobia si concluderanno in Italia e Spagna il 30 maggio. L’elenco aggiornato di tutte le veglie e culti domenicali previsti in Italia e in Spagna (ancora in corso di aggiornamento) è disponibile all’indirizzo web https://www.gionata.org/veglie.html