Mi sento perduto. Ero felice e sono stato ripudiato
Email inviataci da Vilian, risponde Innocenzo volontario del Progetto Gionata
Salve a tutti cari fratelli e sorelle di gionata vi scrivo perché ho il cuore infranto. E non riesco a ricomporne i pezzi. Mi sento come se la speranza della possibilità di una vita felice mi sia sfuggita completamente di mano.
Io… ecco… una persona a me molto cara, con la quale ho avuto una relazione amorosa che poi si è tramutata in “solo” forte amicizia mi ha ripudiato. Era la sola persona che m’era rimasta su questa valle di lacrime che sembrava mi capisse e mi amasse per quello che ero.
Ma non era così, mi aveva ingannato per 5 anni. Per 5 anni il mio affetto verso questo ragazzo crebbe sempre di più, diventando sempre più maturo. Lui invece divenne sempre più egoista, senza che io me ne rendessi conto.
E’ da 3 settimane che non lo sento e non lo vedo più… Ma la presenza di quest’immensa assenza ed intollerabile tradimento di lui verso di me per assecondare solo il suo totale egoismo, mi sta uccidendo…
Ne avevo perse altre di persone per me VITALI, nel corso della mia vita. I miei genitori quando avevo 10 anni (ora ne ho 26) e poi tutti quei pochi amici che avevo, per un motivo o per l’altro. Mi sento perduto.
Non so cosa fare… l’istinto mi dice che vorrei poter incontrare una persona davvero buona che possa redimere il male che si è venuto a creare dentro di me… ma esista una simile persona che possa far sentire la sua presenza benevola vicino a me e mondarmi con la sua luce? Come posso essere salvato ora che cammino dentro alle tenebre più fitte non so più dov’è la luce?
Mi rivolgo a voi perché ho sempre visto in voi (come insieme) qualcosa di saggio e buono al di là di ogni ideologia e credenza, e credo che anche voi come me avete sempre combattuto per cercare di portare luce nel mondo senza utilizzare nessun tipo di violenza (che con il bene non ha a che fare). Mi rivolgo a voi perché mi sento un po come un vostro fratello di viaggio… Vi prego, aiutatemi!
Vilian
La risposta…
Ciao Vilian, come non venire colpiti dalle tue parole e dalla tua richiesta d’aiuto. Come non cogliere nel tuo racconto tutto lo smarrimento dell’abbandono.
Purtroppo nella vita quotidiana quando una relazione, d’amicizia o di amore, s’interrompe all’improvviso e senza spiegazioni è naturale sentire sulla propria pelle quello sgomento che ora ti attanaglia.
Perchè questo? Non c’è una risposta che valga per tutti, sicuramente perché quando facciamo facciamo entrare una persona nel nostro cuore ci sentiamo doppiamente traditi quando ci accorgiamo che, più che un cammino a due, è stato solo un camminare vicini, ma neanche troppo.
Lo so sei turbato in questi giorni ma ti assicuro che passerà, il tempo è maestro in questo, l’importante è non chiudersi a riccio ma ricordare sempre che questa piccolo evento fa parte di quel lungo cammino di formazione e crescita che è la vita.
Lo so, tutto queste parole ti sembreranno solo frasi dette nel vento perciò facciamo un patto, risentiamoci tra un anno e vedrai che quello che oggi ti angoscia sarà allora solo uno sbiadito ricordo. Solo una tappa del tuo cammino, per costruire quella felicità piena che desideri e chiedi.
Perciò Vilian rimbocchiamoci le maniche, fai un bel respiro a pieni polmoni e vai, conosci altre persone, studia o lavora con impegno, partecipa a momenti di preghiera e di meditazione, fai pure qualche errore strada facendo ma anche tante cose belle.
Vivi Vilian, semplicemente vivi. Lo so non sempre tutto è facile, ma ricorda non sei solo, anche noi siamo in cammino come te. Sempre.
Un abbraccio forte forte
Innocenzo, volontario del progetto Gionata