Nancy e Mahdia. Due donne queer in lotta per una chiesa e un islam più inclusivo
Articolo di Emily London*, Maggie Siddiqi** e Luke Wallis*** pubblicato sul sito del Center for American Progress**** (Stati Uniti) il 9 settembre 2019, liberamente tradotto da Silvia Lanzi, parte terza
Nancy Petty. La reverenda Nancy Petty è pastora e attivista della Chiesa Battista di Pullen Memorial a Raleigh, in North Carolina. Apertamente lesbica, è da tempo una prominente figura nella battaglia per il matrimonio egualitario e per i diritti delle persone LGBTQ. La sua chiesa è gay-friendly da più di venticinque anni, il che le è valsa l’esclusione dall’Associazione Battista di Raleigh e dalla Convenzione Battista del Sud. Ha detto agli autori che, dopo l’esclusione della sua chiesa da questi gruppi, i fedeli sono aumentati, visto che le persone LGBTQ e i loro sostenitori sono diventati consapevoli dell’esistenza di una comunità ecclesiale gay-friendly.
La reverenda Petty presiede anche il comitato direttivo di Repairers of the Breach (Riparatori della breccia), un’organizzazione religiosa nazionale che vuole riconnettere i valori della fede a una politica pubblica centrata sulla giustizia, l’equità e il benessere generale. L’organizzazione forma consacrati e laici su campagne di sensibilizzazione per cambiare il modo in cui società e il governo statunitensi trattano le persone povere, le donne, le persone LGBTQ, i bambini, i lavoratori, gli immigrati, chi è alla ricerca di servizi sanitari e le comunità di colore.
Repairers of the Breach ha lanciato l’influente Poor People’s Campaign: A National Call for Moral Revival (Campagna per i poveri: chiamata alla nazione per una nuova moralità), un’articolata agenda morale per porre fine al razzismo sistematico, alla disparità di salari, alla distruzione dell’ambiente e ad altri aspetti della “moralità distorta della nazione”. Come componente della Poor People’s Campaign, la reverenda Petty ha aiutato a formare più di duecento attivisti a Raleigh per sostenere temi come la riforma delle tasse, l’uguaglianza di stipendio per le donne, la retribuzione delle ferie e l’uguaglianza delle persone LGBTQ.
La reverenda Petty è stata fondamentale, seppur da dietro le quinte, nella mobilitazione delle comunità di fed progressiste in tutta la nazione, e per coordinarle in vista di un mondo più giusto. In una conversazione con gli autori, ha detto: “La mia identità di lesbica mi ha fatto intuire ciò che significa essere emarginati, esclusi, ed essere considerati gli ‘altri’. La mi fede mi ha permesso di sapere che il regno di Dio è giustizia e amore quando abbiano cura del prossimo come di noi stessi. La mia esperienza di attivista mi ha insegnato che nella battaglia per la giustizia per i figli di Dio, non si può scegliere per quali diritti combattere”.
L’opera della reverenda Petty (impegnarsi a costruire un movimento per migliorare la qualità di vita di tutti) continuerà anche in futuro ad avere un effetto positivo sulle politiche pubbliche a livello nazionale, statale e locale.
Mahdia Lynn. Mahdia Lynn è un donna sciita transgender e disabile, co-fondatrice e direttrice esecutiva della Masjid al-Rabia, una moschea di Chicago gay-friendly, anti-razzista, pluralista, accessibile e centrata sulle donne. Alla moschea al-Rabia sono i fedeli a guidare la preghiera, e la moschea “cerca di promuovere un Islam che non lasci indietro nessuno che appartenga alla comunità islamica”.
Lynn crede che i disabili, le donne e le persone LGBTQ debbano essere centrali nello sviluppo di spazi di preghiera più inclusivi. In un’intervista ha dichiarato “È possibile vivere fedeli all’Islam continuando nello stesso tempo ad essere accoglienti e inclusivi, ed essere parte di una comunità giusta che sia femminista ed inclusiva senza compromessi”.
Lynn si concentra su temi come “la liberazione transgender, il potere della disabilità, l’abolizione della carcerazione arbitraria e la prevenzione del suicidio giovanile”. Ha confidato agli autori che il suo impegno civile si concentra in gran parte all’interno delle comunità dei fedeli musulmani, sia tradizionali che non, e le prepara ad essere più aperte alle persone LGBTQ e disabili.
All’inizio della sua permanenza alla moschea al-Rabia, Lynn ha aiutato a creare il Black and Pink Crescent (Mezzaluna nera e rosa), un ministero pastorale per i carcerati, e a ideare un programma che è l’unico di questo genere al mondo. Il programma fornisce servizi diretti come un amici di penna, risorse religiose, biblioteche e avvocati per i detenuti musulmani LGBTQ.
Dalla sua fondazione, quasi settecento persone hanno partecipato al programma, e Lynn lo ha descritto come “l’opera più importante della moschea”. In un’intervista, Lynn ha detto che la sua missione fondamentale è creare una fede musulmana inclusiva, libera dalla “paura della violenza o della scomunica”, che si estenda ben al di là dello spazio che ha creato a Chicago.
Agli autori, ha detto anche: “Credo che le nostre identità siano esperienziali, non scelte. La fede è una prassi, e l’amore è azione. Seguo la voce divina che mi chiama ad aiutare gli altri, la stessa che mi ispira ad essere la versione migliore di me, quella che mi chiama all’azione diretta. Questo è il mio io migliore. Questa è la strada che mi è stata proposta per cambiare il mondo in meglio”.
* Emily London è ricercatrice associata per il Center for American Progress nella sezione fede e politiche progressiste.
** Maggie M. Siddiqi è direttrice della sezione fede e politiche progressiste del Center for American Progress, dove il suo ruolo consiste nel proporre una punto di vista progressista della fede e della libertà religiosa, e nel costruire una rete di leader religiosi. Maggie ha in precedenza lavorato, come direttrice della comunicazione e delle iniziative strategiche, presso la El-Hibri Foundation, un’associazione filantropica che lavora per l’inclusione delle comunità islamiche americane. Ha poi lavorato per l’associazione americana dei professionisti della salute musulmani, e ha fondato un network online per le persone disabili musulmane e i loro cari. Ha partecipato all’organizzazione della campagna elettorale di Barack Obama in Minnesota nel 2008, e ha lavorato nello staff della deputata federale Sheila Jackson Lee. Si è laureata in religione alla Wesleyan University e ha studiato all’American Muslim Civic Leadership Institute; ha poi conseguito un master in Islam e in relazioni cristiano-islamiche e un diploma di cappellana islamica al Hartford Seminary. Ha studiato pastorale clinica e ha un diploma in amministrazione nonprofit. Parla correntemente spagnolo e tedesco.
*** Luke Wallis è un ex impiegato del Center for American Progress.
**** Il Center for American Progress è un istituto indipendente e apartitico che mira a migliorare le condizioni di vita di tutti gli Americani attraverso un coraggioso progressismo, una forte leadership e un’azione efficace. Il nostro scopo non è solo cambiare il modo di discutere, bensì cambiare il Paese.
Testo originale: 9 LGBTQ Faith Leaders to Watch in 2019