Negli Stati Uniti gli esponenti della chiesa mormone sfilano al gay pride di Salt Lake City
Articolo tratto dal sito de Il tempo, 4 giugno 2012
Piu’ di 300 esponenti eterosessuali della chiesa mormone hanno partecipato al gay pride di Salt Lake city, nello Utah, in un evento senza precedenti. Famiglie con bambini, con i vestiti della domenica, si sono affiancate ai partecipanti della marcia dell’orgoglio omosessuale nell’ambito di una iniziativa organizzata dal gruppo “Mormons building bridges”.
Molti gay sono rimasti commossi, riferisce il quotidiano Salt Lake City, riferendo di numerosi partecipanti con le lacrime agli occhi.
La chiesa mormone non considera un peccato l’attrazione verso lo stesso sesso, ma ritiene accettabili soltanto i rapporti sessuali fra uomini e donne nell’ambito del matrimonio. Per questo motivo molti omosessuali mormoni hanno dovuto abbandonare la loro chiesa.
Erika Munson, madre di cinque figli e fondatrice di Mormons Building Bridges ha affermato che il successo dell’iniziativa riflette le “profonde ferite” della comunita’ religiosa su questo tema.
L’iniziativa giunge nell’ambito di una maggiore attenzione negli Stati Uniti verso i mormoni, ora che un esponente di questa fede, Mitt Romney, e’ il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti.