Nel cieco di Betsaida ci siamo un po’ tutti
Riflessioni di don Fabio
La “rassegnazione/durezza” del cieco vinta dall’affettuosità di Gesù.
“Allora prese il cieco per mano” Mc 8,22-26
Nel cieco di Betsaida ci siamo un po’ tutti. Proprio come i discepoli che, giusto qualche versetto prima, sono rimproverati da Gesù perché hanno il cuore indurito e non vedono e non sentono.
L’annotazione di Marco – lo prese per mano – ci dice tutta la tenerezza, l’affettuosità, la vicinanza, la pazienza che Dio ha con noi, nel condurci sulle sue vie.
Il solo fatto di essere discepolə di Gesù, o essere battezzatə, o consacratə, non è sinonimo di conversione perfetta. Anzi!
La conversione è sempre un cammino, che ha bisogno di tanta pazienza e che di volta in volta ci apre orizzonti nuovi.
Vedremo sempre meglio, se ci lasciamo prendere per mano da Dio.