Nella diocesi cattolica di Limburg, in Germania, si discute di benedizione delle coppie gay
Articolo di Marco Tosatti pubblicato su La Stampa del 16 dicembre 2015
Sarebbe in corso una prima discussione relativa a una benedizione della Chiesa e a una cerimonia per gli omosessuali.
Nella diocesi di Limburg, in Germania, si sta discutendo di un rituale speciale per benedire le coppie omosessuali. Secondo un reportage della Franfurter Allgemeine Zeitung il rettore dell’Istituto dei gesuiti per Filosofia e Teologia, padre Ansgar Wucherpfennig, avrebbe dichiarato di aver già benedetto l’unione di coppie omosessuali, come anche altri preti avrebbero fatto; ma non con una cerimonia pubblica.
E allo stesso tempo il Decano della Chiesa cattolica di Francoforte, Johannes zu Eltz, avrebbe “annunciato una prima discussione relativa a una benedizione della Chiesa e a una cerimonia per gli omosessuali”, che avrebbe definito “una questione di giustizia che non possiamo sopprimere”. Secondo il Decano “è importante trattare gli omosessuali con apertura e apprezzamento”. Padre Wucherpfennig ha dichiarato che “gli omosessuali hanno trovato il loro posto nella Chiesa, anche come membri critici”.
Le dichiarazioni di padre Wucherpgennig, riprese da LifesiteNews , hanno suscitato un commento critico da parte di un noto blogger cattolico, Mathias von Gersdorff che ha rilevato che il gesuita “è noto er le sue stravaganti posizioni teologiche”. “Queste triste dichiarazioni dimostrano una volta di più come certi circoli ecclesiastici in Germania vogliono ignorare il Magistero cattolico e la pratica della Chiesa universale per entrare in un ‘Cammino speciale tedesco’.
Da notare che il precedente vescovo di Limburg, Franz Peter von Tebartz-van Elst*, di recente rimosso dalla sua diocesi, si è fortemente opposto alla benedizione di una coppia omosessuale fatta nel 2008 da sacerdote locale, Peter Kollas.
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* Monsignor Franz-Peter Tebartz-van Elst fa parte di quella schiera di giovani vescovi, nominati da Benedetto XVI, in opposizione alla maggioranza progressista in seno alla Conferenza episcopale di Germania. Accusato di condurre la sua diocesi in maniera autoritaria e, soprattutto, di concedere troppo spazio al lusso nella sua vita; è stato costretto alle dimissioni da Papa Francesco dopo lo l’esplosione dello scandalo dele spese ingiustificate effettuate dal vescovo nella costruzione della nuova sede vescovile, con un budget lievitato alle stelle e finora ignoto, ma sicuramente superiore ai 10 milioni di euro e da alcune sue transazioni milionarie sospette, anche queste avvolte nel più assoluto riserbo. Strano destino quello dei vescovi conservatori nominati da Benedetto, cosi attratti dal potere e dal denaro (NdR).