Nella Pasqua al tempo del coronavirus: “anche l’amore più solido può scivolare”
Riflessioni di don Adriano inviate ai ragazzi del Guado Giovani di Milano, quarta parte
Pasqua allora sia per noi lasciarci accarezzare dalla tenerezza di Gesù, consapevoli che “anche l’amore più solido – essendo umano – può scivolare, tradire la propria causa”. Sia mettendoci tutta la nostra vita, il nostro corpo, seduti anche noi a quella tavola dove Lui ci lava i piedi e ci chiede di farlo tra di noi.
Facciamolo con chi ci sta accanto in questi giorni e se sei solo immagina come Gesù lo sta facendo a te, proprio a casa tua. Pasqua sia avere anche noi le lacrime di Pietro. Sempre Recalcati, in un suo bellissimo testo sulla notte del Getsemani scrive:
“Pietro piange. E dobbiamo immaginarle, dobbiamo provare a immaginarle davvero le lacrime di Pietro. Altra contraddizione umanissima: quella tra la forza e la debolezza, tra l’animo deciso, determinato, impetuoso del discepolo nominato successore e la sua fragilità, la sua insicurezza, la sua divisione. Ma sono proprio allora le lacrime di Pietro a risignificare diversamente il suo tradimento, a farci leggere quel tradimento in una luce nuova”.
Libri consigliati in questo tempo per la lettura:
Angelo Casati, I giorni della tenerezza, Edizioni Romena, 2013,128 pagine
Massimo Recalcati, La notte del Getsemani, Einaudi, 2019, 84 pagine
Giovanni Vannucci, Il richiamo dell’infinito, ed. Fraternità di Romena, 2006, 224 pagine
Canzoni da ascoltare:
Niccolò Fabi, La mano sugli occhi
Fiorella Mannoia, L’Amore con l’Amore si paga
Vinicio Capossela, Il povero Cristo