Nella “perdizione”, Lui è con noi! (Matteo 8:23-27)
Riflessioni di don Fabio
Matteo 8:23-27: “Si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!»”.
Il brano del Vangelo di oggi ci presenta la scena, o meglio la metafora, della barca dei discepoli con Gesù, sballottata qua e là dalla tempesta!
C’è chi nella barca identifica la Chiesa, chi la nostra stessa vita, chi parla della croce di Gesù… Sicuramente rappresenta un momento di difficoltà; possono essere dei momenti di sofferenza, di travaglio, sono dei momenti di dolore che, come comunità o come singoli, prima o poi siamo chiamati ad attraversare!
Ma è interessante il grido di aiuto dei discepoli, che arriva solo quando si “sentono perduti”. Quasi a dire che, fino a quando non sperimentiamo il nostro limite, fino a quando non tocchiamo il fondo… non chiediamo aiuto!
E lì facciamo la scoperta che, nel nostro limite, nel nostro errore, nel nostro sentirci “perduti”, c’è Dio che ci aspetta per risollevarci, per riportare “bonaccia” nella nostra vita, per ribadirci di non permettere alla paura di prendere il sopravvento sulla fede. Basterebbe solo un granellino di fede, dice Gesù!
Oh Padre, aumenta la nostra piccola e debole fede!
Con affetto, Fabio!