Nella periferia di Roma abbiamo vegliato per il superamento dell’omotransbifobia sotto la Croce dell’Alleanza
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Riflessioni di Tiziano Fani Braga del gruppo Mosaiko, cristiani LGBT+ di Roma
Nella periferia di Roma, il 17 Maggio alle ore 19.30, la Parrocchia Universitaria di Santa Margherita Maria Alacoque ha brillato di luce e speranza, accogliendo un evento di straordinaria importanza: la Veglia per il superamento dell’omotransbifobia. Promossa da Mosaiko Cristiani LGBT+ di Roma, Sergio&Bacco e la Consulta delle Chiese Evangeliche del Territorio Romano, una rappresentanza di Agedo e Parola e Parole questa veglia ha rappresentato un’occasione unica di unione tra fede e solidarietà con la partecipazione di centinaia di sorelle e fratelli.
La Giornata per il Superamento dell’Omotransbifobia ha sottolineato con forza che la discriminazione e la violenza basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere sono ancora purtroppo diffuse in molte parti del mondo. In risposta a ciò, iniziative come questa veglia non solo danno voce alle vittime di omostransbifobia, ma promuovono anche una cultura di accettazione e inclusione.
La scelta di tenere l’evento all’interno di una chiesa ha un significato profondo. Dimostra che la fede e la solidarietà non conoscono confini né discriminazioni. È un segno tangibile che la comunità cristiana è pronta ad accogliere e sostenere ogni individuo, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
La parrocchia universitaria di Santa Margherita Maria Alacoque, con le sue porte spalancate, ha offerto un luogo sicuro e riflessivo il 17 maggio, invitando tutte le persone, senza distinzioni, a partecipare e a unirsi nel dibattito su temi cruciali come l’uguaglianza e il rispetto per la diversità.
Durante la veglia, grazie alla grande partecipazione abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare toccanti testimonianze personali e di condividere momenti di preghiera e meditazioni portate avanti dalle realtà che hanno partecipato.
Le storie, attraverso anche solo delle parole, di coloro che hanno sperimentato l’omotransbifobia hanno reso tangibili le sfide e le sofferenze affrontate, mentre le riflessioni hanno invitato ognuno a considerare le proprie responsabilità nel promuovere valori di rispetto e uguaglianza.
Questa iniziativa non è stata solo un momento di commemorazione, ma anche un autentico atto di ringraziamento per il cambiamento sociale che sta avvenendo, passo dopo passo, all’interno della comunità cristiana, proprio con questo spirito è stata la fase finale della veglia, dove ognuno ha potuto scrivere un suo personale ringraziamento, donato successivamente al Signore attraverso un braciere simbolico sotto la Croce dell’Alleanza.
La partecipazione a una veglia per il superamento dell’omostransbifobia è un atto di consapevolezza e di impegno concreto per affrontare un problema troppo spesso ignorato.
L’amore e l’accettazione sono stati al centro di questo evento. Ogni gesto di solidarietà e sostegno ha contribuito a tessere un tessuto sociale più inclusivo e rispettoso delle differenze, dimostrando che la fede e la compassione possono essere forze potenti per il cambiamento.
Un elemento importante è stato l’ecumenismo delle chiese cristiane che erano presenti, attraverso una benedizione finale dei due pastori e il presbitero.
In un’epoca in cui il dialogo e la comprensione reciproca sono essenziali, la veglia nella Capitale ha assunto un significato profondo e importante. Le realtà cristiane come Mosaiko hanno dimostrato che l’amore di Dio abbraccia tutti, senza eccezioni.
Attraverso la solidarietà e la collaborazione, è possibile superare l’omotransbifobia e costruire una cultura di amore e di pace. Questa veglia è stata solo un passo in avanti in questa importante missione, ma ha gettato le basi per un futuro in cui ogni individuo possa essere accettato e soprattutto valorizzato nella Chiesa per quello che si è.
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