Per i gay qualcosa sta cambiando nelle scuole cristiane americane
Articolo di Allison J. Althoff pubblicato sul sito Christianity Today (USA) il 7 dicembre 2012, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Quando Jordan si è iscritto al Wheaton College in Illinois, non avrebbe ammesso neppure con se stesso che si sentiva attratto dagli altri uomini. Cresciuto in una chiesa battista conservatrice, e studente in un altrettanto conservatore college cristiano, Jordan (che ha chiesto che non si usasse il suo vero nome) esitò a identificarsi con la comunità gay, che percepiva come troppo “colorita” e ossessionata dal sesso. Cercò di ignorare ciò che si opponeva al credo cristiano.
“Me ne stavo seduto nella cappella del Wheaton, fissando la croce e pregando Dio di essere attratto dale ragazze” dice Jordan. “Pregavo così ogni giorno: “Guariscimi!”
Jordan aspettò che le preghiere nella cappella del college, che un sermone ascoltato una volta in una chiesa anglicana oppure che un fatidico incontro con una persona cambiasse il suo orientamento. “Pensavo fosse naturale sentirsi attratto da una ragazza e sposarsi – tutti dicono che succede così”
Quando non successe, Jordan dovette affrontare il dilemma di valutare la sua attrazione verso i ragazzi in una scuola che proibiva ogni attività sessuale al di fuori del matrimonio eterosessuale. Jordan, ed altri come lui guardano, alla recente esperienza di Wesley Hill, un ex alunno di Wheaton, professore alla Trinity School for Ministry in Ambridge, Pennsylvania, e autore del libro “Washed and Waiting”, come ad un esempio della scelta dei gay cristiani di vivere nel celibato per affrontare l’attrazione verso il proprio sesso.
I dirigenti dei college cristiani e delle università di tutto il paese hanno dichiarato a “Christianity Today” che stanno ripensando al modo in cui rispondono alle esigenze di questi studenti del campus. Recentemente, l’amministrazione di Wheaton ha organizzato dei forum per parlare della sessualità…
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Testo originale: Hope for the Gay Undergrad