“Neppure i suoi fratelli credevano in lui” (Gv 7,1-30)
Riflessioni bibliche di don Fabio
“I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va’ nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Nessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!». Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui” (Gv 7,1-2.10.25-30)
Quando, in una citazione biblica come quella del Vangelo di oggi, trovo troppi segni di punteggiatura vado direttamente alla fonte e leggo per intero il brano (Gv 7,1-30). E ci trovo sempre belle sorprese! Ve lo consiglio.
Proprio come questa annotazione di Giovanni che sottolinea l’incredulità dei “suoi fratelli” (cioè coloro che si era scelto come discepoli/e), e lo mettono alla prova.
E Gesù, che di certo non si tira indietro nel testimoniare la verità, va!
E sarà l’ennesimo scontro con i “teologi”, esperti della Scrittura e della Legge, che credevano di avere Dio in tasca e di poterlo racchiudere in una serie di norme.
Ancora una volta, il problema è “l’idea di Dio” che avevano, e che abbiamo!
Come dice il salmo: “Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore”. (dal salmo 33)
Questo è il Padre di cui parla Gesù!