“Nessun servo può servire a due padroni” (Luca 16:9-15)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Stare con Gesù può significare tante volte essere abominevoli agli occhi degli uomini. Significa spogliarsi, essere spogliati anche di quella che agli occhi degli uomini si chiama rispettabilità. Significa, come Gesù, sporcarsi le mani di fango e saliva per guarire un’altra persona. Significa guarire di sabato, perché il tempo della storia appartiene a Dio. Significa guardare con misericordia ai lontani, agli esclusi, agli indesiderabili e non avere dove posare il capo pagando lo scotto dell’incomprensione e gioendo di cuore perché si riposa nel grembo stesso di Cristo.
Dal Vangelo secondo Luca 16:9-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.