“Costruire Ponti”. Risonanze dall’incontro dei genitori di persone LGBTQ+ del movimento dei Focolari
Articolo di Chiara Mascellani di Nessuno Solo Italia, gruppo di genitori di persone LGBTQ+ del movimento dei Focolari, sul secondo Congresso Nazionale di Nessuno Solo Italia “Costruire Ponti” (Mariapoli di Castel Gandolfo, 27-29 ottobre 2024)
Dal 27 al 29 settembre (2024), presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, si è svolto il secondo Congresso Nazionale di Nessuno Solo Italia, un gruppo nato due anni fa all’interno del Movimento dei Focolari e costituito da genitori di persone LGBTQ+.
Costruire Ponti era il titolo del congresso, organizzato per rispondere al forte desiderio dei componenti del gruppo, che si ritrova regolarmente una volta al mese via zoom, di incontrarsi di persona per conoscersi meglio. Avevamo un grande desiderio di condividere gomito a gomito due intere giornate, sicuri che sarebbe stata una occasione unica per crescere insieme sia nella conoscenza delle tematiche riguardanti il mondo dei nostri figli, sia nei rapporti personali, favorendo maggiori possibilità di scambio di impressioni ed esperienze.
Il congresso, inoltre, è stato anche una preziosa occasione per invitare nuovi genitori che, attraverso la diffusione delle locandine in tutte le zone d’Italia, sono venuti a conoscenza dell’esistenza di Nessuno solo. Hanno partecipato, infine, anche alcune persone interessate ai temi in ambito lavorativo (psicologi e psicoterapeuti, formatori e educatori) e altre che desideravano approcciarsi per la prima volta all’argomento.
Il programma della prima giornata prevedeva due interventi di esperti seguiti dal dialogo con loro, la condivisione di storie di genitori, il dialogo in sala, lo scambio di impressioni ed esperienze in piccoli gruppi, alcuni momenti di meditazione. Oltre ai presenti (circa una settantina) hanno partecipato via zoom una quindicina di persone.
Di grande interesse il primo tema, Come affrontare i conflitti sui temi LGBTQ+ nei contesti cattolici, trattato in mattinata dalla psicologa cilena Pilar Escotorin Soza, professoressa di Teoria della comunicazione e Prosocial Leadership presso la Pontificia Università Cattolica di Valparaiso, Cile. Tra i tanti punti salienti dell’intervento, sicuramente c’è stato quello riguardante il dialogo: per non essere sterile, è necessario che sia “simmetrico”, in modo che le persone in esso coinvolte si “sentano” sullo stesso piano, abbiano pari dignità e nessuno si senta inferiore o superiore all’altro.
Il secondo intervento dal titolo Identità di genere e orientamento sessuale, svoltosi nel pomeriggio, è stato tenuto da Chiara D’Urbano, psicologa e psicoterapeuta, Consultore del Dicastero per il Clero. Nonostante la vastità dell’argomento e il limitato tempo a disposizione per riuscire a riservare il giusto spazio al dialogo, Chiara D’Urbano ha saputo esprimere i concetti più importanti gettando luce su molte realtà ancora oscure per tanti di noi, soprattutto per quei genitori appena venuti in contatto con Nessuno Solo e per le persone che conoscevano ancora troppo poco e in modo confuso la realtà LGBTQ+.
Occorre constatare però come, ancora una volta, siano state le storie dei genitori ad aver prodotto i più importanti effetti, coinvolgendo i partecipanti e aiutandoli a comprendere più profondamente anche le loro esperienze, oppure convertendo i cuori di quelle persone ancora piuttosto lontane dalle realtà da noi vissute. E non solo quelle preparate ed esposte in plenaria, ma anche le storie spontaneamente emerse durante i lavori svolti nei piccoli gruppi, all’interno dei quali tanti genitori hanno aperto la loro anima ai presenti condividendo i loro toccanti vissuti.
La seconda mattinata del Congresso è stata dedicata a un argomento molto profondo: ci è stato chiesto di rispondere alla domanda “Quali sono i punti della spiritualità dell’unità (e cioè del Movimento dei Focolari) che mi hanno aiutato a cogliere la bellezza di quello che sto vivendo?”. Riflettere su questo punto ci ha permesso di meditare maggiormente sul nostro cammino e riconoscere come la Parola di Dio e la Sua presenza ci hanno accompagnato sempre, nella gioia e nel dolore, svelandoci i ricami di Luce che illuminavano le nostre vite.
Il versetto «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20), cardine della spiritualità del Movimento dei Focolari, è sembrato realizzarsi pienamente durante questi due giorni passati insieme e questo ha portato la Luce dello Spirito Santo che ha infuso fiducia, speranza e coraggio in tutti i partecipanti.
Termino condividendo alcune preziose risonanze del cuore che mi sono giunte:
«È stato un incontro che mi ha donato una grande luce. Mi porto nel cuore il desiderio di costruire ponti, tra generazioni, tra persone di altre nazioni, e con i giovani in particolare. Apriamo le porte e costruiamo ponti! Vi voglio bene. Grazie per tutto»
«La giornata di sabato è stata per noi un dono inaspettato e profondo. Tutti voi ci avete fatto toccare con mano la grande sofferenza vissuta, seguita dalla Resurrezione. Le vostre storie sono e diverranno davvero il modello per una nuova cultura, una strada nuova per la società e per la nostra cara Chiesa. E noi vi ringraziamo per averci reso partecipi di questo vostro essere pionieri, del vostro coraggio e della vostra forza. Vi saremo grati se ci terrete aggiornati e ci farete partecipi dei vostri incontri»
Da parte di una coppia che non vive nella sua famiglia questa realtà e ha partecipato al congresso per informarsi sull’argomento: «Questa esperienza di condivisione con famiglie con figli LGBTQ+ sia in diocesi che nel gruppo Nessuno Solo, ci ha davvero cambiato come persone e questo crediamo sia frutto di un vero dialogo, dialogo possibile innanzitutto per le esperienze di vita che le famiglie ci hanno donato»
«Grazie a tutte e a tutti! È stata una esperienza tanto incoraggiante e piena di Speranza. Penso ai figli e genitori che si trovano in queste situazioni e stanno attraversando momenti bui e difficili che potrebbero essere confortati e incoraggiati come noi. In questa chat si coglie l’unità che c’è stata tra tutti voi, mi sento portata dentro come in un grande abbraccio».
«Abbiamo seguito via zoom parte del congresso ed è stato molto arricchente. C’è ancora tanto da imparare e siamo sicuri che il Signore ci guiderà per la giusta strada nei tempi giusti. Grazie a tutti».
«Siamo ritornati a casa con il cuore pieno di gioia. Ci siamo sentiti rigenerati da Gesù in mezzo a noi e dalle vostre testimonianze. Siete stati un dono speciale».
«A volte mi rendo conto che non è facile togliere la pelle culturale “precedente”, ma, anche grazie al congresso appena finito, sono stato sollecitato e la formazione ricevuta mi ha fatto acquistare un patrimonio importante».
«Le vostre foto e i vostri messaggi sono stati un regalo, ho capito che realmente ci siamo voluti e ci vogliamo bene. Grazie davvero a ciascuno per l’amore che ha donato a piene mani. Tutti, ma proprio tutti hanno dato un contributo insostituibile».
«Grazie di cuore a ciascuno! Questi due giorni sono stati preziosi. Torno edificata dalle vostre testimonianze: siete per me un dono grande e ringrazio Dio che ci conduce in questa avventura che sicuramente porterà tanti frutti nel Movimento e nella Chiesa».
Sia lode e gloria a Dio, che fa nuove tutte le cose