“Nessuno è tornato a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?” (Luca 17,11-19)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Gesù prima di redimere il male lo attraversa per redimerlo. Incontra ogni male e per questo il male – per non essere redento, cioè annullato – non lo vuole toccare: rimane a distanza. Perché la differenza tra Dio che ama e il demonio che danna è proprio questa: Gesù, col Padre, viene incontro; il demonio lascia la solitudine e tiene a distanza. Farsi redimere è fare come quel lebbroso che esce dalla propria solitudine e chiede di essere guarito, non solo lui, non chiede solo per sé, ma anche per i compagni.
Dal Vangelo secondo Luca 17,11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.