“Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi” (Marco 2,18-22)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Anche a Gesù è toccato avere incomprensioni; gli è successo persino con Giovanni Battista che fin dal grembo della madre lo aveva riconosciuto. Ma Gesù a questo dolore che poi fa nascere il sospetto e l’invidia nei cuori degli uomini, risponde parlando di nozze, della gioia che dovremmo provare nello stare con lui, di cose nuove, di abitudini e di atteggimenti che vanno buttati via perché non si può vivere una vita all’insegna del ”si è fatto sempre così”: sarebbe come un rattoppo su un vestito, come vino nuovo versato in otri vecchie.
Dal Vangelo secondo Marco 2,18-22
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.