Noi cattolici LGBT olandesi e le nostre domande per il Sinodo
Testo del gruppo LGBT cattolico RK Homo Emancipatie (Paesi Bassi) pubblicato sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi 2021-2023, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il 9 ottobre 2021 papa Francesco ha dato avvio al “cammino sinodale” per la Chiesa universale. In preparazione al Sinodo dei Vescovi del 2023 il Pontefice invita tutti i fedeli alla preghiera, all’ascolto, al dialogo, al discernimento e al consiglio reciproco per poter creare progetti pastorali il più possibile vicini alla volontà di Dio, e ha voluto che si tenessero ovunque degli incontri aperti, in cui ogni persona è la benvenuta.
La fondazione RK Homo Emancipatie (Olanda) vuole contribuire a questo processo per costruire una Chiesa dove ci sia posto per tutti, a prescindere dal genere, dall’etnia e dall’orientamento sessuale; una Chiesa che compia di tutto cuore, sulle orme di Gesù Cristo, uno sforzo per includere, non per escludere. Consideriamo quindi queste consultazioni preparatorie una buona opportunità per correggere la posizione della Chiesa Cattolica sull’omosessualità.
In Germania, per esempio, i vescovi parlano della possibilità di benedire le unioni civili tra coppie dello stesso sesso. Nel dicembre 2020 monsignor Georg Bätzing, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, ha dichiarato in un’intervista che il Catechismo, nella sua parte riguardante l’omosessualità, ha bisogno di essere modificato e aprirsi alla benedizione delle unioni omosessuali.
Purtroppo, le nostre speranze in questo senso sono state presto deluse: nel marzo 2021 l’appello dei vescovi tedeschi è stato fatto oggetto di un responsum da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, la quale ha mantenuto la sua antica posizione secondo cui tutti gli “atti omosessuali” sono “intrinsecamente sbagliati e disordinati”, e perciò peccaminosi.
La Dichiarazione accademica sull’etica delle relazioni omosessuali basate sulla libertà e la fedeltà, stesa grazie al sostegno dell’istituto Wijngaards per la Ricerca Cattolica, esprime profeticamente l’urgenza di tale tema in questo momento critico della storia cristiana. La dichiarazione è firmata da settantadue accademici cattolici, provenienti da sedici Paesi. Vi leggiamo tra l’altro: “Non ci sono basi, né nelle scienze, né nella Bibbia, per sostenere l’insegnamento papale attuale secondo cui ogni atto sessuale, senza eccezione, possederebbe un significato e una finalità procreativa, e che di conseguenza gli atti omoerotici sarebbero “intrinsecamente disordinati” in quanto ne sarebbero privi.
“L’orientamento omosessuale, come quello eterosessuale, non è una ‘tendenza’, il risultato di una scelta individuale, un difetto o un fattore contro natura; l’orientamento omosessuale è la naturale capacità di provare una profonda attrazione emotiva, affettiva e sessuale (e di avere relazioni intime e sessuali) per individui dello stesso sesso. Oggigiorno non ci sono dubbi che la diversità dell’orientamento sessuale è molto di più di un’ipotesi scientifica, e come tale chiede di essere presa sul serio dalla riflessione teologica”.
Siamo entrati in una fase storica importante per quanto riguarda l’emancipazione nella Chiesa Cattolica; si è creato un enorme divario tra la dottrina della Chiesa e la realtà vissuta, e questo richiede un serio dialogo con le persone coinvolte (gli esperti esperienziali) per poter apprezzare meglio, dal punto di vista religioso, l’omosessualità e le relazioni omosessuali. Vogliamo infrangere la cultura della paura che circonda l’omosessualità nel mondo cattolico olandese.
I passi positivi compiuti da papa Francesco sono un segno di speranza. Nell’ottobre 2020, per esempio, ha di nuovo riconosciuto la necessità di riconoscere civilmente le coppie omosessuali, come afferma nel documentario Francesco, in modo da fornire loro protezione legale. Il Pontefice si era già espresso a favore dei diritti LGBT.
Nel 2021 ha spedito una lettera di incoraggiamento al gesuita statunitense James Martin, noto per il suo impegno pastorale a favore delle persone LGBT: “Dio avvicina tutti i suoi figli con amore” ha detto nella sua lettera manoscritta a padre Martin, in cui lo ringrazia per la sua vicinanza alle persone e per la sua imitazione dello “stile di Dio”, le cui caratteristiche sono “la vicinanza, la compassione e la sensibilità”. Avanti così, ha detto il Papa a James Martin.
Noi consideriamo il cammino sinodale che stiamo percorrendo un’eccellente opportunità per assicurare un futuro alla nostra Chiesa. Secondo Francesco questo plebiscito ecclesiale mondiale, “grazie al soffio dello Spirito Santo” deve far sì “che la Chiesa non diventi un museo”. Ci associamo di tutto cuore al suo auspicio.
Alcune brevi domande possono aiutarci a formulare delle risposte individuali, anche come stimolo per il nostro contributo al Sinodo 2023:
– In che modo può essere promossa l’emancipazione omosessuale nella Chiesa?
– Cosa vi piace (o vi piaceva) della Chiesa?
– Cosa della Chiesa vi disturba?
– Che consigli vorreste dare al Sinodo 2023?
Potete rendere note le vostre risposte nei vostri incontri locali o regionali in vista del Sinodo. Vi auguriamo coraggio e ispirazione.
* Documento presente tra le risorse LGBTQ segnalate sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, sito che vuol raccontare il cammino sinodale in tutto il mondo e facilitare lo scambio di esperienze, risorse e informazioni tra coloro che hanno iniziato il processo sinodale. Tra le risorse LGBT troviamo la testimonianza di un cattolico LGBTQ in Inghilterra, un nuovo documentario sul ministero di p. James Martin, informazioni sull’attivista padre Jan Veldt e il manifesto per l’uguaglianza dei pastori olandesi, nonché la conferenza che la sottosegretaria sinodale Suor Nathalie Becquart ha tenuto a un pubblico di New Ways Ministry. E’ presente un link anche a “Tre testimonianze di coppie omosessuali“.
Testo originale: Manifesto Synode 2021 – 2023
> Scheda sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi 2021-2023