Noi giovani cattolici LGBT al Forum e la scoperta di una chiesa “in uscita”
Testimonianza di Alessio e Angelo del Progetto giovani cristiani LGBT
Carissimi lettori, a scrivere queste righe sono Alessio e Angelo, due giovani ragazzi che hanno deciso di camminare insieme e di partecipare al quinto forum cristiano LGBT 2018 “Un ponte da costruire insieme”, tenutosi ad Albano Laziale.
Tentiamo di raccontarvi quanto di più bello abbiamo vissuto in quei giorni, offrendovi la nostra umile testimonianza.Buona lettura!
Una delle attività proposte (al Forum 2018), è stata il workshop “Il percorso umano e spirituale delle coppie LGBT”. Desideriamo sottolineare quanto di più bello è profondo è risuonato nel nostro intimo nell’ascoltare le testimonianze delle splendide coppie credenti presenti all’incontro. Ricordando alcune loro parole e frasi, pensiamo e concepiamo lo stare insieme come: maturare, crescere, progettare “insieme”; l’altro diventa casa e rifugio dove essere custoditi con i propri limiti, con le proprie debolezze e dove l’Amore vicendevole e fedele porta ad essere pienamente sé stessi. Ma questi concetti, che abbiamo accolto dentro di noi, non avrebbero completezza, concretezza e realizzazione se non posassero su questo fondamento: la relazione con Dio. Quelle coppie consideravano essenziale nel loro cammino la fede in Dio. Egli ci ha fatto comprendere che il loro Amore: è una vocazione di vita; è Sua benedizione; è Suo dono gratuito e quindi donazione gratuita; è luce per illuminare il mondo; è la Sua mano che stringe la loro e che li dirige; è desiderare e volere non altro che il bene e la felicità dell’altro. Come non gioire e commuoversi di nuovo, richiamando alla memoria tali doni, che quelle splendide coppie hanno voluto elargire con tanto Amore a noi?
Oltre alla gioia e alla commozione nasce e perdura un gran senso di gratitudine. Ci farebbe piacere rinnovare i nostri ringraziamenti sinceri e puri, perché è per noi una ricchezza di inestimabile valore avere avuto finalmente l’occasione di sentire tali parole, che ci hanno dato tanta speranza nel futuro che vorremmo costruire insieme.
Quante volte noi giovani LGBT avremmo bisogno di sentire testimonianze sulla vita di coppia! Meno parole e più fatti… più vita! Per cui doniamo un GRAZIE che nasce dai nostri cuori, che hanno deciso di camminare insieme verso il domani con Gesù al centro.
Da qui sorge, per l’appunto, l’immagine della corsa a staffetta. Se fino a quel momento sono stati loro i protagonisti attivi della corsa, dopo le loro testimonianze la staffetta passa alle nostre mani!
Inoltre, grazie all’esperienza dei gruppi, abbiamo preso coscienza di due cose: la sofferenza scaturita dall’emarginazione di cristiani LGBT all’interno delle comunità cristiane, e la bellezza della presenza di gruppi di credenti LGBT all’interno delle stesse.
Ci colpisce la sofferenza di una coppia che, dopo aver esposto il loro orientamento sessuale, è stata rifiutata dal loro sacerdote. Non avremmo immaginato che si potesse arrivare fino a quel punto.
È stato bello constatare un aumento di gruppi di cristiani LGBT riuniti proprio in contesti parrocchiali; quanto dialogo, quanta crescita, quanta strada percorsa e ancora da percorrere, con e verso il Signore.
Ben presto ci accorgiamo che vivere “in segreto” il proprio orientamento sessuale ci aveva messo i paraocchi, impedendoci di vedere gli estremi del possibile scenario cristiani LGBT-CHIESA e focalizzandoci sulla grigia e sedentaria mediocrità.
Benedetta scossa, quindi!
Dalle fatiche e sofferenze di ciascuno, derivate da un frangente quotidiano o passato molto difficile in cui esprimersi come cristiani LGBT, si è passati ad una gioiosa e felice condivisione delle proprie esistenze e, riprendendo in considerazione alcuni simboli proposti, ci siamo sentiti in un luogo dove poter: essere sé stessi con le proprie ferite, che costellano il sentiero della nostra vita come “rocce”; ringraziare Dio per il suo farsi presente nella nostra quotidianità, come la carezza che una “foglia”, sospinta dalla leggera brezza del vento ci donerebbe, sfiorando i nostri visi; esultare nel constatare vicendevolmente quanto Egli abbia operato nelle nostre storie, donandoci la capacità di vedere lungo le nostre strade i “fiori” di grazie ricevuti.
Ponendo tutte queste cose come in un “cesto” comune, è nato in tutti il desiderio di sorridere pienamente, pregare, rinascere e così abbracciare il domani insieme, sapendo che la sorgente della risurrezione è stato e sarà sempre il nostro Gesù, riscoperto nei racconti di ciascuno.
A questo punto, ci è parso opportuno riflettere tutti insieme su come essere Chiesa in uscita. grazie
In diverse occasioni è emerso il concetto di “chiesa in uscita”. In uscita “sì, ma verso dove?”, direbbe il grande Pino Puglisi. A tale domanda la pastora valdese Daniela Di Carlo ha inconsapevolmente risposto: “verso il centro! certamente non rimanendo ai margini della società.”
“Chiesa in uscita”, quindi, deve diventare un’attitudine da incarnare per aiutare coloro i quali vivono difficoltà inclusive, specie all’interno delle svariate realtà cristiane.
Gridare al mondo con il megafono più potente, l’esempio di vita, l’esistenza dell’omo-affettività e di una pura sete di Cristo; questo, per esempio, potrebbe significare essere “chiesa in uscita”.
In conclusione, sono emersi tre carismi del gruppo giovani LGBT, che siamo riusciti a vedere tramite la feconda condivisione e ricerca con un nostro amico, e grazie a riflessioni personali nate durante quei giorni. Il primo è essere costruttori di ponti con le istituzioni ecclesiali e con il resto della comunità cristiana. Il secondo è essere portatori di gioia, carisma che è riflesso di una profonda relazione personale e di gruppo con Gesù. Il terzo è essere generazione che spezza la catena del dolore. Il gruppo giovani può aiutare tutti a rompere quel circolo vizioso sofferente, che si ha quando si esprime e coltiva la propria omosessualità in contesti sociali altamente omofobi. A nostro parere, guardando ai tempi nostri, possiamo notare che la società sta cambiando a seconda dei contesti, sicuramente con una graduale ascesa in positivo.
Pertanto tocca a noi, figli di questi anni, donare al mondo LGBT uno slancio sempre più all’insegna della speranza e della fiducia nel futuro, per far sì che le future generazioni possano costruire e vivere su una Terra, che ha deciso di dare una svolta sul tema omosessualità.
L’esperienza ad Albano Laziale, ci ha permesso di sperimentare un forte senso d’appartenenza ad un popolo in cammino. Preghiera, ascolto, accoglienza, perdono ci permettono di compiere passi verso di Lui!
Padre nostro misericordioso, infondi nei nostri cuori l’ardente desiderio di conoscerTi, quindi di conoscerci e permettici di riconoscere il Tuo intervento salvifico anche nei propri lati oscuri, così come in quelli dei nostri fratelli e sorelle.
Alessio & Angelo